“Uei sfitinzia arrapation, ma lo sai che mi acchiappi un casino? Ti sparo in bocca un bacio moulinex che ti smeriglio la lingua e ti cancello tutte le papille gustative!” ?
Questo era l’urlo di guerra dei mitici Paninari, fenomeno nato a Milano nei primissimi anni 80 e consolidatosi nel 1983. Il primo luogo di ritrovo dei Paninari fu lo storico bar “Al panino” in Piazzetta Liberty – dal quale prese appunto nome il movimento – e poi il mitico e ormai scomparso Burghy di Piazza San Babila. Il fenomeno Paninaro segna la sua ipotetica fine verso il 1987/1988, ma in realtà questo stile di vita, per chi veramente ci ha creduto, non è mai finito! ?
Eh no, ed è per questo che i superstiti, quelli che ancora si sentono Galli dentro e fuori, quelli che ci credono fortemente, vengono chiamati Paninari 2.0!
E’ grazie a Matteo Ranzi, fondatore del gruppo “la Company”, che vediamo di nuovo i Paninari in giro per le strade! Con l’aiuto del gran Gallo Ramon Verdoia detto il Bircide, con la sua pagina Facebook e i suoi video su youtube, dal 2010 a Torino – città Natale di Ramon – e dal 2013 a Milano è possibile partecipare al raduno dei Paninari del futuro!
Quest’anno ho avuto la fortuna di partecipare anche io a questo incontro particolare, non certo in veste di Paninara in quanto non lo sono mai stata, ma nei miei panni da blogger d’assalto di tutto quello che è 80s! ?
E il risultato è stato davvero emozionante…
Il ritrovo è alle undici in Piazza San Babila – e dove se no?. Ho cercato di vestirmi il più a tema possibile: jeans con risvolto, scarpe Vans, felpa e un piumino dell’Invicta per non sfigurare in mezzo ai veri Paninari. Esco dalla famosa scalinata ed ecco che li vedo, ancora un piccolo gruppetto con una ragazza sola, ma nel giro di mezz’ora la Piazza si riempie e diventiamo 15, 20, 30! Una moltitudine di Galli accompagnati dalle Preppy! ?
Dopo le presentazioni e l’arrivo del Gran Gallo Bircide e del suo compare Ando, l’ultimo dei Paninari, si inizia a girare qualche scena per la parodia di Italian Fast Food, film del 1986 nel quale recitavano alcuni protagonisti della mitica trasmissione DRIVE IN! Mentre Bircide dirige ‘i lavori’ io mi aggiro tra i ragazzi, mentre mi giunge all’orecchio qualche parola del loro gergo panozzo, scattando foto ai particolari che rendono un Paninaro degno di questo nome!
E allora ecco lo zaino Jolly Invicta, i Jeans con un risvolto notevole che lascia intravedere la mitica calza a quadri Burlington, le felpe Best Company, i Moncler smanicati coloratissimi, lo Schott, l’Americanino, le mitiche cinture El Charro con fibbione di tutte le grandezze – alcune anche personalizzate – gli scarponcini Timberland, gli stivali Durango e gli occhiali da sole Ray-Ban! E che dire di quella Gilera? Troppo giusti!
Finalmente arriva l’ora del pranzo e ci rechiamo tutti all’hamburgeria di Eataly dentro al nuovo Brian & Barry Building in Piazza San Babila – purtroppo il caro vecchio Burghy non c’è più ? – dove ci aspetta la sala prenotata con un dj che ci spara nelle orecchie tutte le hits più giuste degli anni 80! Ed ecco che partono le note dell’inno WILD BOYS e di PANINARO dei Pet Shop Boys e tutti insieme, presi da un forte spirito di appartenenza panozzo, i giovani si alzano in piedi cantando, ballando e agitando le braccia! ?
Una volta “smerigliato il gargarozzo” parte il tour dei negozi che hanno fatto la storia del Paninaro: Stone Island in Corso Venezia, Avirex sotto i portici di Corso Europa e ultima – ma non certo per importanza – tappa El Charro in Via Santa Maria Segreta, dove i Paninari si sono “accampati” fuori e dentro il negozio a chiacchierare, scherzare e lumare cinture e capi di abbigliamento di vera qualità! ?
Passa così il pomeriggio, tra una chiacchiera e una risata insieme a questi simpatici ragazzi con i quali mi sono trovata subito in sintonia, e arriva purtroppo il momento dei saluti: devo lasciarli al loro proseguimento di serata che si concluderà con balli e musiche anni 80 in una delle discoteche milanesi!