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Buon compleanno Candy Candy

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Candy Candy
Come si festeggia una Icona?

Credo che il modo migliore sia ricordare cosa ha rappresentato per noi e ciò che ci trasmette ogni volta che la sentiamo nominare.
Candy Candy ha appena compiuto quarant’anni. Un traguardo importante per chiunque, figurarsi per una signorina.
Arrivò da noi in Italia quattro anni dopo la sua nascita televisiva, nel 1980, suscitando da subito un grosso clamore e successo.

Io ero abituato ai cartoni con i robottoni e, al massimo, ad Heidi.
Quando arrivò il turno della bionda e dispettosa Candy, con i suoi biondi capelli legati e il faccino lentigginoso, in quello che poi diventerà il mio cartone animato “per femmine” preferito di sempre, fu una conquista.
E non ero l’unico maschietto che lo guardava.
A pensarci oggi la storia della orfanella era una vera e propria telenovela, genere che in Italia sarebbe arrivato pochi anni dopo monopolizzando le tv delle massaie negli anni a venire.

Lei orfana allevata da una suora e una direttrice di un orfanotrofio, l’infanzia con l’amichetta del cuore e gli altri bambini orfani, l’adozione da parte di una famiglia ricca e viziata.
L’incontro con il suo primo grande amore, che morirà poco dopo. Le lacrime che la portarono a crescere e diventare infermiera all’alba della prima guerra mondiale, il tormentato amore con l’uomo della sua vita e la rivalsa finale.
Ovviamente tutto corredato da lutti, risate, situazioni imbarazzanti e parentele discutibili.

https://www.youtube.com/watch?v=69Qwup4BXRY

Non sentite anche voi profumo di Sudamerica?
Eppure l’amammo tutti, noi bimbi di quegli anni.
Anche quelli che facevano i duri in fondo in fondo, ascoltando la sigla country originale, hanno ancora oggi un piccolo tonfo al cuore.
Come si usava già ai tempi, Candy monopolizzò il mercato dei bimbi in quegli anni. Cartelle, portapenne, bambole, fino a giungere a romanzi e i fumetti da cui era stato tratto il cartone vero e proprio.
Io ho tre ricordi molto vividi.
Il primo è un sabato pomeriggio con una zia, ai tempi adolescente, in quel periodo in cui al cinema davano i cartoni per bambini ogni settimana, sempre al sabato pomeriggio e sempre diversi. Oltre ai classici Disney, i cartoni della tv erano quelli più facili da vedere sul grande schermo con nostra immensa gioia.

E quel sabato pomeriggio fu la volta del “film” di Candy Candy.
Più per far felice mia zia che per reale scelta personale. Ma ricordo che lo vidi volentieri, una di quelle esperienze che ti lasciano un piccolo segno (e che aiutano noi nostalgici quando dobbiamo scrivere articoli come questo!).
Il secondo è il mitico Cinemino Proiettore Mupi, di cui avevo diverse cassette, ed una di queste erano alcune scene di Candy.
Che ricordi incredibili.
Un giorno ve ne parlerò.
Il terzo, non meno importante, è la figura di Terence.
Il tormentato attore nonché amore più importante e sfortunato di Candy.
Non so perché ma per tanti anni ho pensato che questo personaggio potesse aver influenzato le mie scelte lavorative future.
Per un certo periodo ho pure avuto i capelli lunghi e quell’aria un po’ bohemien…
Chissà.

Comunque tanti auguri Candy Candy!

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