Negli anni 80 volare era sicuramente meno accessibile, più elitario e quindi anche più affascinante.
Poi sono arrivati i 2000 e abbiamo iniziato a volare in Europa spendendo 5 euro, abbiamo imparato l’inglese e ci siamo avvicinati.
E ora? Si viaggia poco e con mille restrizioni, gli inglesi ci hanno salutato e a molti questa idea di Europa non piace più.
Cosa lasceremo ai nostri futuri Europei?
Il cantante Castelli prova a raccontare tutto questo in Paneuropea, il suo secondo singolo scritto durante il primo lockdown a marzo 2020.
Nel brano si parla di gioventù, viaggi e libertà su una base synth pop di ispirazione anni 80.
Il tutto é accompagnato da un video che racconta un volo virtuale sulle capitali europee.