Home Cartoni Animati Dalla finzione alla realtà: la casa di Anna dai capelli rossi

Dalla finzione alla realtà: la casa di Anna dai capelli rossi

1116
Anna dai capelli rossi

Quante volte da piccoli siamo rimasti incollati alla tv, pregando la mamma di non mandarci a scuola e poter restare in casa per guardare i cartoni?
Innumerevoli volte!
Ed uno dei cartoni trasmessi di mattina era proprio Anna dai capelli rossi, intramontabile ed indimenticabile, che ha lasciato un segno importante nell’infanzia di tutti i bambini degli anni ’80 e ’90.

Ancora prima di essere un cartone animato, però, Anna è un noto romanzo nato dalla penna della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery nel 1908, il cui nome originale è “Anne of Green Gables”.

Abbiamo indagato e ci siamo catapultati virtualmente nella vera e propria casa-fattoria di Anna dai capelli rossi. Ebbene sì, l’abitazione ha ispirato i racconti della Montgomery, che ha vissuto in tale dimora con i suoi cugini e, in seguito, riprodotta fedelmente nel cartone animato omonimo.

Oggi l’Isola del Principe Edoardo è diventata una meta turistica piuttosto ambita, soprattutto grazie all’ubicazione della fattoria di Anna dai capelli rossi!

All’interno della casa possiamo apprezzare un arredamento in stile coloniale, avendo l’impressione di essere stati catapultati all’improvviso in un’altra epoca.

Pronti, partenza, via!

Cucina, stanza di Anna, soggiorno e camere da letto tutte perfettamente arredate, suscitando la sensazione di vivere in un romanzo.

Oltre all’arredamento, la differenza la fanno i dettagli: oggetti da cucina, carta da parati, vestiti, tazzine da té ed addirittura una zona per cucire, accuratamente fornita, con macchina da cucire e dettagli che non lasciano nulla al caso.

I colori degli arredamenti e delle pareti, richiamano lo stile dell’epoca ed aiutano a viaggiare con la fantasia, dando quasi la sensazione di essere con Anna e vivere le sue stesse emozioni, avventure e disavventure.

Articolo originale: http://bit.ly/2zt5wCL

 

Articolo precedente1985: le band bandite in URSS
Articolo successivoVi piace lo skateboard?!? Non andate in Norvegia!
Nata a Bari nel 1989, ultimo anno degli anni '80, ma non per questo il meno importante. Sempre con un occhio verso il passato, resta perennemente affascinata da quell'epoca che ha segnato la storia e che ha marcato in un certo qual modo tutti gli anni '90. È laureata in Lingue e Letterature straniere all'Universitá di Bari e, successivamente specializzata in Lingue per la comunicazione internazionale presso l'Universitá di Torino. Oltre agli anni '80, le sue grandi passioni sono la musica, il calcio (grande tifosa del Bari) ed il nuoto che pratica a livello agonistico, gareggiando in giro per il Mondo. Nei suoi viaggi, porta con sé la sua chitarra, fedele compagna d'avventure ed ha la valigia sempre pronta per seguire, lavoro permettendo, i concerti delle vecchie band rock, in attesa che qualche band nuova riesca a battere gli assoli di chitarra elettrica d'altri tempi. Attualmente lavora come redattrice web per www.habitissimo.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.