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Exogini: ieri, oggi e domani

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Exogini

I bambini degli anni 80 sicuramente se li ricorderanno: sto parlando degli Exogini, una fantastica linea di pupazzetti in gomma alti 4 centimetri distribuiti dalla Gig e che in realtà erano la riproduzione tarocca degli originali giapponesi chiamati keshi, tratti dal fumetto Kinnikkuman.

Gli Exogini altro non erano che lottatori di Wrestling alieni (il tipico ragionamento del marketing anni 80: se il wrestling e gli alieni vanno forte, allora il wresting alieno andrà fortissimo!)

In Italia abbiamo avuto solo una minima parte dei personaggi originali, e solo nella prima serie riprendevano le fattezze di quelli nipponici. Infatti in Giappone è stato prodotti un numero incredibile di soggetti: pensate che solo la serie standard era composta da ben 418 pezzi. Conoscendo i giapponesi, del resto, non c’è nemmeno troppo da stupirsi.

La prima serie italiana era invece composta da 40 soggetti di Exogini, uguali come modelli a quelli originali ma realizzati con materiali e colori diversi, poiché la Gig aveva brandizzato e commercializzato nel 1987 la versione tarocca realizzata dall’azienda spagnola El Greco. La versione giapponese era di ben diversa qualità, con una gomma più morbida e colori completamente diversi da quelli italiani.

In America la Mattel riuscì a stamparne circa 230 soggetti, realizzati però in plastica dura e con il nome di M.U.S.C.L.E., giusto per confondere ancora un po’ le idee. Ma segno evidente che questi affarini avevano intercettato una passione dei bambini di qualunque cultura e latitudine.

In Italia, la prima serie degli Exogini venne commercializzata in quattro colori: rosa trasparente, verde trasparente, arancione trasparente e color carne. Assieme a questi colori si potevano trovare alcune varianti, e i rarissimi exogini brillantinati.

Erano venduti in bustine singole da 500 lire, ma esisteva anche la versione barattolino da 4.500 lire contente 10 pezzi e la versioni deluxe da 8.000 e 12.000 lire, con le piramidi che contenevano rispettivamente venti o quaranta esemplari di Exogini.

Il successo fu incredibile, e infatti Gig che cosa fece? Invece di concentrarsi a produrre tutti gli altri soggetti della serie originale (magari comprando i diritti) iniziò a distribuire nel 1988 una seconda serie contente la serie americana “N.I.N.J.A. MITES” e ancora una terza serie nel 1998, con la serie americana “Fistful of Aliens”, le quali non avevano nulla a che fare con gli originali.

Ma visto che come dicevamo questo formato ha intercettato una vera e propria passione dei bambini, ecco che nonostante il passare degli anni gli Exogini tornano sugli scaffali, questa volta totalmente made in Italy e distribuiti da Giochi Preziosi (che ai tempi acquistò la Gig)… ma che ancora una volta non hanno nulla a che fare con le serie originali precedenti.

Questi nuovi “Exogini” non sono più fatti di stampo in gomma o plastica ma si presentano come giocattoli veri e propri: alti dai 6 agli 8 cm, con braccia articolate e con modelli che s’illuminano grazie a una luce led.

I giocattoli sono venduti in varie versioni, dalla busta sorpresa al blister selezionabile a piacere, e sono distribuiti sia nei negozi di giocattoli che nelle edicole.

Se siete dei veri appassionati e volete approfondire il mondo dedicato a questi pupazzetti, potete visitare il sito italiano: www.exogini.com.

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