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I gelati preferiti delle estati anni 80

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gelati
I gelati anni 80 scelti da Tunch e da una sua amica.

Tunch: Che caldo pazzesco, oggi non si respira!
Che dici ce lo facciamo un gelato?

Lei: Ci sto! Vediamo che gelati vende questo bar.
Ne mangerei volentieri anche uno confezionato, anche se non sono più come quelli che mangiavamo da piccoli… te li ricordi Tunch?

Tunch: I gelati anni 80! Eccome se mi ricordo! Ogni estate non aspettavamo altro che scoprire i nuovi cartelli con i gelati!
Attendevo con ansia di vedere che novità avrebbero tirato fuori, quali gelati sarebbero rimasti e quali non avremmo più rivisto.
Ma erano le novità quelle che attendevamo con più curiosità di poter assaggiare. E di solito quelli nuovi erano anche quelli che non arrivavano mai subito… Che rabbia!

Lei: Il mio preferito era il Calippo Fizz! Quello alla Cola era il migliore, poi!
Marrone con quei cosini bianchi che frizzavano da paura in bocca!
Oggi non è mica più così, eh? La confezione se non sbaglio aveva su il disegno di una palma, e sul Topolino c’erano delle pubblicità fighissime!
Ricordo che ad agosto quando ero in vacanza in collina con le amiche ci mettevamo sedute su una vecchia fontana in disuso ad aspettare che passasse il furgoncino del gelataio per poi prenderlo d’assalto e mangiare come primo proprio il Calippo! Buonissimo! Anzi! Fizzosissimo!calippo-fizz

Tunch: Una cosa che ricordo era che la Algida aveva una linea di gelati per i più piccoli chiamata Eldorado, proprio quella del Calippo, mentre la Algida la consideravamo “da grandi”.
Uno dei miei preferiti era il Winner, ma attenzione: non il Winner Taco, che sarebbe arrivato a noi qualche anno dopo.
Parlo proprio del primo Winner, una sorta di barretta di gelato alla vaniglia ricoperto al cioccolato con il mou a condire il tutto, come un morbido abbraccio. Mamma mia che delizia cicciosissima!
E’ stato poi preso come ispirazione per altri gelati, ma il primo amore non si scorda mai, non pensi?

Lei: Approposito di amore, uno dei gelati che più mi ricorda l’estate del 1994 (anche se non è anni 80 me lo concedi no? Io sono piccolina…), l’estate in cui Baggio – ero innamorata di lui, lo ammetto – sbagliò il rigore ai Mondiali, è LA COPPA DEI CAMPIONI! Metà panna e metà cioccolato! Caaaaacchio quanto mi piaceva! Ecco questa è una di quelle cose che non fanno più! Forse ne esiste una nuova versione oggi ma non mi permetto nemmeno di chiamarla in causa!! No original coppa dei campioni, no party!

coppa dei campioniLei: Hai presente quei gelati che catturano da subito la tua attenzione già solamente in foto? Ecco, uno di questi fu il Twister. E ci mise poco a diventare uno dei nostri gelati preferiti di ogni tempo! Questo stecco a tre sapori, con le bande laterali bigusto che si intrecciavano con un effetto tridimensionale al nostro palato avvolgendo la parte centrale che aveva un terzo gusto… no va beh che ve lo dico a fare? Era fenomenale. Non solo l’intreccio di sapori, ma proprio il sentire sotto la lingua queste strisce di cioccolato e vaniglia che si scioglievano piano piano in bocca… sto ricordando proprio ora la sensazione mentre lo scrivo… che bei ricordi. E quanto mi manca.

TwisterLei: Un altro gelato must di quegli anni era il CUCCIOLONE! 5 morsi? 6? Cucciolone, 10 morsi!
Così recitava lo spot. La cosa più figa di questo biscottone con dentro panna, cioccolato e – strabuono – lo zabaione, erano le barzellette ‘disegnate’ sopra al biscotto che oltre ad essere divertenti vedevano protagonista Eldorado, il leone boss dei gelati anni 80/90! Quelle di oggi? Devo proprio rispondere?

Tunch: No, no, hai perfettamente ragione! Le storielle dei primi cuccioloni erano davvero divertenti. Mentre quelle di oggi sono diventate anche motivo di sberleffo “fai meno ridere delle barzellette sul cucciolone”. Che tristezza… Invece ti voglio parlare di un ghiacciolo davvero particolare, un qualcosa che ancora oggi fatico a capire come potessero crearlo.
Sto parlando del mitico ghiacciolo Arcobaleno! Questo è il primo di una serie di must di noi bimbetti anni 80 che ci ha accompagnato per anni… e poi sparire nel nulla così, lasciandoci un vuoto incredibile. Era un ghiacciolo fantastico, 4 sapori insieme. Si cominciava col sapore cola, si proseguiva con la fragola, poi il limone ed in fondo la menta. Non era solo buono, ma era anche fighissimo da vedere nella sua semplicità. Dopotutto a chi non piace l’arcobaleno?

Ghiacciolo ArcobalenoLei: Ecco bravo! Rimanendo sul tema, vogliamo parlare dei
ghiaccioli quelli con la bustina di carta con su l’indianino? Cacchio che gusti ragazzi! Il mio preferito era quello all’anice, gusto che la maggior parte delle persone odia, quindi mi andava di lusso!
Ma anche quelli all’arancia e all’amarena erano il top! Il limone invece non l’ho mai sopportato! Ora si! Come si cambia…

ghaiccioliTunch: … si cresce e si iniziano ad apprezzare nuove cose che magri si disdegnavano da bimbetti, eh sì. Ad esempio da uno dei miei preferiti in assoluto oggi non so se sarei attratto, se non per motivi nostalgici. Una cosa è comunque sicura.
Era FIGHISSIMO! Sto parlando del ghiacciolo Squalo! Era questo gelato azzurro a forma di squalo, al sapore se non ricordo male fruttato. E’ durato qualche stagione rendendoci tutti molto felici. Ricordo che era pubblicizzato ovunque, su Topolino appariva in moltissimi articoli. Aveva le branchie, il muso e la pinna dorsale. Era veramente bello da vedere.
Non so chi lo avesse concepito, ma chiunque tu sia sappi che hai la mia stima incondizionata da sempre!

ghiacciolo squaloLei: Di gelati vintage ce ne sono talmente tanti che è
impossibile smettere. Concluderò allora con un gelato che non mi faceva impazzire, ma penso che possa essere eletto il gelato fetish per eccellenza: IL PIEDONE! Un mega piede da leccare – appunto… – al gusto fragola! E c’era anche la versione bianca variegato fragola con l’allucione di cioccolato! Più trash di così!

Piedone EldoradoTunch: Io invece voglio concludere con un gelato da intenditore, un must, il cult per eccellenza. Di quelli che se ne senti parlare forse non ti viene in mente nulla ma appena lo vedi, e te lo ricordi, ti esplodono dentro sensazioni a centinaia. Un gelato che è stato anche citato da Caparezza in una sua canzone: il Dalek!
Fra la fine degli anni 70 e per tutti gli anni 80 la fantascienza divenne prepotentemente protagonista dell’immaginario popolare, grazie ai cartoni della Toei Animation e a saghe cinematografiche come Guerre Stellari e Star Trek.
Grazie a questo arrivarono sulla TV italiana anche sceneggiati e telefilm (non ancora chiamati serial) fantasy, fra cui il mitico Dr. Who da cui questo ghiacciolo prendeva il nome (i Dalek sono i cattivi per eccellenza del dottore). Blu fuori, rosso dentro. Sensazionale. Un mix di sapori (fragola e frutti di bosco) che ti scioccavano, il mix di colori che ti invogliavano al morso. Faceva parte del trittico “I freddi dal cuore morbido” che da lì a poco sarebbero diventati quattro (il dalek, il lemonissimo, il fior di fragola e il magic cola).
Di questi il Dalek fu il primo a sparire. Il perché, come spesso capita, non si sa. 150 lire, amici, costava. 150 lire di bontà infinita.ghiacciolo dalek

Che facciamo, cornetto o Mottarello?

 

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