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Gli oggetti dei desideri per il Natale dei Paninari

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Natale dei Paninari

Siamo nel mese più magico e gallico dell’anno, dove ognuno di noi, chi più e chi meno, torna ad essere un bambino: per cui voglio dedicare questa rubrica panozza ad un tema prettamente natalizio, ovvero i “consigli per gli acquisti“, come diceva negli anni 80 e 90 il signor Maurizio Costanzo nel suo Show in seconda serata!

Colgo quindi l’occasione di mostravi qualcosa di particolare ed interessante, ovvero articoli che non si trovano assolutamente più nelle vetrine dei negozi delle nostre città, ma che molti paninari desidererebbero avere ancora oggi, a distanza di oltre 30 anni e con una maggiore consapevolezza, in quanto certi oggetti hanno rappresentato un must in quegli anni e non solo….

Paninari o non Paninari, per chi ha vissuto gli anni 80, rivedere certi must fa riaprire sicuramente una compilation di ricordi… Non credo possa esistere una lista degli oggetti più desiderati, anche perché singolarmente questi articoli che vi andrò a presentare, secondo me non sono secondi a nessuno!

Partirei dal motto “Le Timba per tutti, e tutti per le Timba“, un consiglio che Bircide (Il Paninaro) vuole dare per il nuovo anno. Direttamente dalla fabbrica che era ubicata nel verdeggiante e rigoglioso New England, le esportazioni legate a questo divenuto mitico brand non si fermavano soltanto ai comodi calzari che da 40 anni ormai allietano le estremità dei nostri arti inferiori, ma anche a una serie di accessori tra i quali spiccava un orologio must per i Galli di Dio: un miraggio negli anni 80, e fortunato chi l’ha posseduto all’epoca… perché costava oltre un testone! Parliamo dell’orologio  Timberland che veniva prodotto con una cassa in titanio da 38 mm e una vera e propria bussola magnetica… eh si… era il periodo di Rambo, dei corsi di sopravvivenza per i veri Randa e questo articolo racchiude tutt’oggi la storia di quegli anni!

Non da meno, seppur costasse all’epoca la metà dell’orologio Timberland, era in massiccio orologio Winchester Oversize, con la cassa da ben 50 mm, avvolto da un cinturino, anzi… da un cinturone che ricordava il mitico West, con fibbie e fibbiette per renderlo ancora più un mito a stelle e strisce! Si poteva acquistare con la cassa color ottone oppure silver, rispettivamente con il cinturino brown e black, ovviamente con i relativi inserti metallici a tema.

Un altro oggetto del desiderio che fece impazzire gli adolescenti di quegli anni, fu il casco jet Nava firmato El Charro. Grazie alla collaborazione di Marcello Murzilli, fu prodotto con la calotta che presentava delle borchie in metallo con base in pelle, vistosissime, sui lati del casco all’altezza delle orecchie e l’interno tutto foderato ed imbottito in vera pelle color savana. Magari non il massimo in caso di caduta, ma in assoluto una gallata per chi aveva il ferro!

Non da meno era il casco Bieffe firmato Best Company: in questo caso niente pelle, ma calotte coloratissime, dal giallo al lilla sino ad arrivare al verde, con una bellissima e vistosissima grafica inconfondibile del designer Olmes Carretti nella parte posteriore!

Non potevano sicuramente mancare nella lista degli oggetti più ambiti dai galli e dalle sfitinzie le cinture e le fibbie EL CHARRO made in Oklahoma: alcuni modelli in particolare, specie le irraggiungibili fibbie giganti che si vedevano nelle vetrine degli store ufficiali, oggi divenuti tra i collezionisti oggetti di culto!

Non parliamo però solo di articoli irraggiungibili: infatti ricordiamo uno dei capi che nel Natale del 1986 andò per la maggiore, anche perché era alla portata di un portafoglio normale, vi sto parlando del giubbotto Americanino in jeans Denim, quello con il pellicciotto bianco internamente: lo produssero anche in versione limited edition Top Gun con le patch della marina americana… nonostante fosse un prodotto completamente made in Italy.

Un altro articolo must degli anni 80 furono i penny loafers con cui vennero identificati i mocassini. Insomma, un modo di allora, da parte di un adolescente, per distinguersi con classe nelle company; chi si ricorda la mascherina frontale decorativa con il classico taglio a diamante? Fu proprio questo design che diede lo spunto per impreziosire questa elegante calzatura con un dettaglio alla portata di tutte le tasche, ovvero il penny: la misura di questa moneta era perfetta per essere accolta tra le labbra a diamante del mocassino, al quale finì per donare la sua brillantezza ramata ed il nome American Penny.

Potrei andare ancora avanti, in quanto gli articoli dei nostri desideri di quegli anni, non erano secondi a nessuno… ma chi l’ha detto che l’albero di Natale debba essere per forza un pino o un abete? Perché non una quercia?

Panozzi e fiocchette, Babbo Natale ha regali per tutti! Il Natale è la festa che più di ogni altra ci fa pensare alla famiglia, per questo mi sento particolarmente vicino anche a tutti voi e desidero augurarvi di trascorrere i giorni di festa, e quelli che ci darà il nuovo anno, sempre insieme ai vostri cari e in serenità.

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti i Paninari d’Italia ed a quelli sparsi nel mondo!

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