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Intervista a Paolo Prevosto: un incredibile collezionista

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Paolo Prevosto

Abbiamo incontrato Paolo Prevosto, un collezionista italiano di memorabilia provenienti dalla tv, cinema e… dallo spazio!

Da dove nasce questa grande passione?
Che io ricordi sono sempre stato appassionato. Fin da piccolo seguivo film e serie televisive ed ero molto interessato ai viaggi spaziali ed alla tecnologia avanzata. Negli anni 80 non esisteva internet, quindi raccoglievo libri e andavo in biblioteca.

Star Trek V, 1989
Star Trek V, 1989

Da quanto sei diventato collezionista di questi oggetti?
Ho iniziato a collezionare molto presto: nel 1992, quando avevo 11 anni. Ricordo che già nel 1994-95 iniziai a prendere i primi contatti con gli Stati Uniti.

Dove recuperi e acquisti gli oggetti della tua collezione?
Per gli oggetti di cinema e telefilm le fonti fino a 10-15 anni fa erano le persone che avevano lavorato alle produzioni, e ogni tanto le case di produzione vendevano il materiale. Fino a qualche anno fa non si dava importanza a questi oggetti ed era possibile fare ottimi affari, oggi invece il materiale va a finire nelle migliori case d’asta per raggiungere prezzi più alti. L’aumento delle quotazioni ha anche creato il pericolo di falsi, per cui consiglio a chi volesse iniziare una collezione di questo tipo di studiare molto. Per gli oggetti spaziali è successa la stessa identica cosa.

Aliens, 1986
Aliens, 1986

Ti interessi anche alla storia dietro ad un costume o un oggetto di scena di un film/telefilm?
Certo, oltre che per piacere personale è fondamentale per un collezionista sapere tutto di un pezzo. In tempi recenti, specie per gli oggetti che sono passati in più mani, è diventato necessario per verificarne l’autenticità, possibilmente contattando chi ha lavorato in produzione per la creazione dell’oggetto. Per questo sono molto affezionato agli oggetti che ho avuto direttamente dagli artisti che hanno lavorato a film e telefilm.

Soprattutto con l’avvento di internet i collezionisti hanno la possibilità di trovare oggetti da collezione, che consigli puoi dare per stare lontani truffe o da falsi in vendita?
Come dicevo, per certi oggetti è diventato pericoloso: conosco gente che ha comprato oggetti ridicoli solo perché avevano un certificato, ma ogni oggetto è un mondo, va studiato e bisogna sapere come lo si realizza, conoscere i materiali. Bisogna inoltre valutare la provenienza, se è passato in varie mani eccetera. Tutti questi elementi messi insieme possono salvare da truffe. Un altro consiglio per quanto riguarda i film recenti è di acquistare oggetti direttamente dalle aste ufficiali degli studios, se possibile.
Nel campo della militaria è anche peggio… Nel 99,9% dei casi gli elmetti tedeschi che vedo nei mercatini sono riverniciati e hanno decal false… Del resto grazie alle attuali tecnologie, di alcuni casi di falsi recenti è impossibile stabilire l’autenticità.

Nightmare on Elm Street 5, 1989
Nightmare on Elm Street 5, 1989

Nella tua collezione troviamo pezzi provenienti dai set di “Star trek”, “Visitors”, “Guerre Stellari”, “A-TEAM”… Cosa ti piacerebbe inserire nella tua raccolta prossimamente?
E’ difficile a dirsi, non è una collezione “completabile” come altre. Dipende da quello in cui ci si imbatte: mi piacerebbe trovare ancora qualcosa da “1997: Fuga da New York” di cui ho già una miniatura di un edifico in scala usato per le riprese aeree, e poi mi piacerebbe trovare qualcosa di “Ultimatum alla Terra” del 1951… Cosa che vedo quasi impossibile.

Captain Power, 1987
Captain Power, 1987

Visto che noi parliamo di anni 80: cosa ti piaceva di quel periodo?
Gli anni 80 per me rappresentano l’ultimo decennio in cui vi sono state vere novità in campo musicale e cinematografico, è il mio decennio preferito insieme agli anni 70.

C’è qualche oggetto del periodo che ti piacerebbe avere nel tuo museo privato?
Mi piacerebbe avere oggetti dalle serie TV americane dell’epoca come “McGyver“, “Hardcastle & McCormick” e “Hazzard“. Per la mia natura “collezionistica” non sono mai stato monotematico, mi è impossibile focalizzarmi su un titolo o un periodo. Ho amato tantissimo “A-TEAM“, “McGyver” e “Visitors” perché sono stati i primi telefilm che ho seguito da bambino. Erano avventure ingenue, intrattenimento puro e soprattutto i caratteri dei personaggi erano ben distinti fra di loro rappresentando una novità per le loro peculiarità; ricordo anche “Manimal“, “Automan” e “Ralph Supermaxieroe“.

Parlaci della tua passione per “Visitors”.
Posso dire che avevo 5 anni e volevo rimanere sveglio a tutti i costi a guardarla… anche se non era proprio adatta ai bambini! L’idea dei rettili che si celevano dietro a sembianze umane per l’epoca era una cosa mai vista. Ho avuto la possibilità di conoscere Kenneth Johnson, ideatore di “Visitors”, poi nel 2010 ho curato la presentazione dell’uscita dei DVD per la Warner Italia. “Visitors” è una serie che ho a cuore, tanto che nel 2016 ho organizzato una mostra tematica con ospite l’attore Richard Herd, interprete del Comandante Supremo Visitors.

V - Visitors, 1983-1985
V – Visitors, 1983-1985

Hai una bellissima sezione di memorabilia dedicata allo spazio, un vero museo direi. Parlaci della passione per il mondo degli astronauti e dello spazio.
Come dicevo prima, questa passione è andata di pari passo con quella per il cinema. I primi ricordi che ho sono i documentari che andarono in onda su RAI3 nel 1989 per il ventesimo anniversario dello sbarco sulla Luna e l’esplosione dello Shuttle nel 1986.
Questi due eventi mi incuriosirono molto e incrementarono il mio interesse nei confronti dell’astronautica.

Cosmonaut Comunication Helmet used by Vladimir Aleksandrovich Shatalov mission: Soyuz-4 Date: 1969
Elmetto spaziale utilizzato da Vladimir Aleksandrovich Shatalov. Missione: Soyuz-4 – 1969

Per non farti mancare niente realizzi con successo anche musica, collaborando con un mostro sacro delle colonne sonore come Claudio Simonetti.
Sono appassionato di musica elettronica anni 70-80, quella realizzata con sintetizzatori analogici, questo nei primi anni 2000 mi ha portato ad acquistare vecchi synth. Da lì per gioco iniziai a studiare musica e a comporre una serie di brani, che sono diventati un CD nel 2013 e vinile nel 2016, più altre collaborazioni di prossima uscita. Ho conosciuto Claudio Simonetti nel 2012 quando organizzai un evento a lui dedicato a Sanremo: a mio avviso è uno dei più grandi compositori di colonne sonore italiani, ho avuto l’onore di realizzare un brano con lui contenuto nel mio CD “Simulakrum Lab” (www.simulakrumlab.com).
Quest’anno per celebrare il 30° anniversario del film di Dario Argento “Opera” uscirà un’edizione speciale della colonna sonora di Claudio Simonetti contenente una mia versione del brano “Confusion”.
Altri autori di quegli anni che stimo molto sono Giorgio Moroder, Kraftwerk, Battiato, poi apprezzo tantissimo la “spensierata” italo disco come le produzioni dei fratelli La Bionda e le stesse produzioni di Claudio Simonetti con nomi alternativi. Si può dire che il mio progetto “Simulakrum Lab” sia una sorta di eredità sonora di quegli anni tendente ad un mood leggermente dark legato alla fantascienza distopica come “Blade Runner” e “1997: Fuga da New York”.

simulakrum
simulakrum

Qual è il tuo pezzo di valore più alto?

Tra gli oggetti cinematografici e televisivi sono due gli oggetti dal valore più alto: un facehugger usato in “Aliens” di James Cameron nel 1986, proveniente direttamente dal premio Oscar per gli effetti speciali Robert Skotak; il secondo è la plafoniera del ponte dell’Enterprise usata nei primi 4 film dal 1979 in poi, proveniente da un prop maker che realizzò vari oggetti di scena per la saga. Nella collezione di oggetti astronautici i due oggetti più rari sono il bracciolo del LEM usato dagli astronauti durante l’addestramento delle missioni Apollo negli anni ’60 ed un guanto di una tuta EVA (per attività extraveicolare) NASA, che rispetto agli oggetti sovietici è molto più rara. Tra gli oggetti storici sicuramente i più importanti sono la macchina Enigma e un motore pulso-jet di una V1, ritrovato molti anni fa sottoterra.

Enigma
Enigma

E quelli di più grande valore… sentimentale?
Gli oggetti con il valore sentimentale maggiore sono il make-up di “Robocop” (1987) che ebbi direttamente da Henry Alvarez e le maschere di “Visitors” (1983) che sono due dei tre esemplari conosciuti in quanto il materiale (schiuma di lattice) è molto delicato e col tempo non se ne sono salvate molte.

Robocop Makeup 1987
Robocop Makeup 1987

Per maggiori informazioni su Paolo Prevosto, visita www.paoloprevosto.com

Paolo Prevosto
Paolo Prevosto

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