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La Coppa Intercontinentale – Toyota Cup

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Toyota Cup
La Coppa Intercontinentale-Toyota Cup.

Una delle varie competizioni calcistiche che riacquistarono prestigio negli anni Ottanta fu senza dubbio la Coppa Intercontinentale, che in quella decade venne rilanciata dopo i “cupi” anni Settanta.

Istituita nel 1960 per laureare la compagine di club Campione del mondo, inizialmente tale manifestazione annuale fu strutturata sul duplice confronto andata/ritorno tra la vincitrice della Coppa dei Campioni e quella impostasi nella Coppa Libertadores (con il continente ospitante la gara d’andata alternato e fino al 1968 con la disputa di uno spareggio in caso di duplice pareggio o di una vittoria per parte, senza considerare la differenza reti), ma il crescente clima intimidatorio e ostile messo in atto dalle formazioni sudamericane nelle loro gare casalinghe (come accadde nel confronto Estudiantes de La Plata-Milan dell’edizione 1969) portò parecchi sodalizi europei a rinunciare alla partecipazione: nel 1971 e nel 1973 lo fecero i neerlandesi dell’Ajax, nel 1974 e nel 1975 i tedeschi occidentali del Bayern Monaco, nel 1977 e nel 1978 gli inglesi del Liverpool e nel 1979 gli inglesi del Nottingham Forest, il che comportò la loro sostituzione con la relativa finalista perdente della Coppa dei Campioni oppure (come accadde nel 1975 e nel 1978) l’annullamento dell’edizione.

Juventus 1985, Platini e Scirea
Juventus 1985, Platini e Scirea

Un insperato aiuto alla Coppa Intercontinentale arrivò, però, dal Giappone, con la casa automobilistica Toyota che si propose quale organizzatrice e sponsor della rassegna, strutturata su un’unica gara in programma annualmente nel Paese del Sol Levante, allo Stadio Olimpico Nazionale di Tokyo: alla Coppa tradizionale venne affiancato un trofeo accessorio denominato Toyota Cup, il che comportò il nuovo nome di Coppa Europeo-Sudamericana Toyota (o Coppa Intercontinentale-Toyota Cup) e il riconoscimento di un’automobile quale premio al miglior giocatore di ogni edizione.

Se da un lato il “trasloco” nell’Estremo Oriente tolse il “contatto ravvicinato” con la manifestazione, dall’altro rese regolare la sua disputa: l’edizione inaugurale fu quella del 1980 ed ebbe luogo l’11 febbraio 1981, facendo registrare il successo per 1-0 degli uruguaiani del Nacional Montevideo con gli inglesi del Nottingham Forest.

Dal 1981 in poi la competizione ebbe luogo nella prima parte del mese di dicembre.
Anche le successive quattro edizioni videro imporsi le formazione sudamericane, con i brasiliani del Flamengo di Rio de Janeiro affermarsi per 3-0 sugli inglesi del Liverpool nel 1981, gli uruguaiani del Peñarol Montevideo per 2-0 sugli inglesi dell’Aston Villa nel 1982, i brasiliani del Grêmio di Porto Alegre per 2-1 (dopo i tempi supplementari) sui tedeschi occidentali dell’Amburgo nel 1983 e gli argentini dell’Independiente di Avellaneda per 1-0 sul Liverpool nel 1984.

La prima vittoria europea giunse nel 1985 e fu di un club italiano: l’8 dicembre 1985, infatti, la Juventus piegò per 4-2 ai tiri di rigore (dopo il 2-2 dei tempi regolamentari rimasto tale nei trenta minuti aggiuntivi) i bonaerensi dell’Argentinos Juniors.
Successivamente si laurearono Campioni del mondo gli argentini del River Plate di Buenos Aires nel 1986 (1-0 ai rumeni della Steaua Bucarest), i portoghesi del Porto nel 1987 (2-1 dopo i tempi supplementari al Peñarol), il Nacional Montevideo nel 1988 (7-6 ai rigori ai neerlandesi del PSV Eindhoven, successivamente all’1-1 dei novanta minuti regolamentari divenuto 2-2 al 120’) e il “nostro” Milan nel 1989 (1-0 dopo i tempi supplementari ai colombiani dell’Atlético Nacional Medellin).

Milan 1989, Giovanni Galli
Milan 1989, Giovanni Galli

L’ultima edizione degli anni Ottanta ebbe luogo il 17 dicembre 1989 e vide i rossoneri aver ragione del calcio attendista e ostruzionista degli uomini del tecnico Francisco Maturana e dell’estroso portiere René Higuita grazie a una prodezza di Alberigo “Chicco” Evani su calcio di punizione al 119’, cioè a pochi istanti dai tiri dal dischetto: il sodalizio milanista si laureò Campione del mondo esattamente un giorno dopo il suo novantesimo “compleanno”, peraltro chiudendo in vetta al globo terracqueo un decennio iniziato malissimo (due retrocessioni in Serie B, nel 1979-’80 a tavolino e nel 1981-’82 sul campo).

Milan 1989, il goal di Evani
Milan 1989, il goal di Evani

La Coppa Intercontinentale continuò fino al 2004 (con le edizioni 2002, 2003 e 2004 disputate allo Stadio Internazionale di Yokohama), per poi passare il testimone all’attuale Coppa del mondo per club FIFA.

Della Coppa Intercontinentale “giapponese” resteranno nella memoria collettiva le gare con inizio (per ovvie ragione di fuso orario) alle ore 4 italiane (ciò fino all’edizione 1993 compresa) e l’incessante suono di sottofondo delle trombette aumentante di volume in occasione di azioni da rete: in poche parole, qualcosa di affascinante ed entusiasmante, di calcisticamente poetico.

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