Abitando, nella mia adolescenza, vicino ad una lunga statale appena fuori dal paese, lì specialmente d’estate, le sere con la porta aperta, si sentivano partire moto che dai primi pochi affaticati giri esplodevano in un crescendo infinito ed in un boato a 2 tempi fortissimo, metallico, secco e maledettamente veloce, lasciando alle spalle l’eco della forza dei 9000 giri ed una meravigliosa striscia di olio di ricino.
Quelli per me erano gli anni 80, le 125 made in Italy che vedevo sfrecciare infilando le 6 marce sulla statale con l’ago del contagiri che non scendeva mai sotto gli 8500 giri !