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Lunga vita al videoregistratore

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videoregistratore
L’altra sera io e la mia ragazza volevamo fare gli alternativi, e invece di accendere il decoder digitale, ci siamo detti “Ma perché non ci guardiamo il vecchio Jurassic Park in videocassetta?”.

Il problema era che non avevamo un lettore funzionante, e allora sono andato a vedere su Internet che prezzi ci sono in giro per poterne comprare uno.

Qui però sono rimasto pietrificato nel leggere che non verranno prodotti più lettori VHS… per essere più precisi l’azienda giapponese Funai Electric entro la fine del mese li pensionerà definitivamente. Ah…e quindi? Cari miei, quella era l’ultima azienda NEL MONDO a produrre questo pezzo di 80ismo
(http://www.telegraph.co.uk/technology/2016/07/21/japan-to-make-its-last-ever-vcr/).

funai
La Funai

Ora non vado nel dettaglio dei prezzi che ci sono in giro, però non si può negare che questo sia un momento storico.
Perché se non avete provveduto a cambiare formato, nel caso tra qualche tempo vi venisse voglia di rivedere quanti capelli aveva vostro padre il giorno del suo matrimonio dovete augurarvi di avere un lettore VHS in casa, altrimenti nada.
Sì, perché tranne casi… che non mi vengono in mente, i matrimoni dei nostri genitori sono stati filmati e registrati in videocassetta (tolti i pochi eletti che potevano permettersi un regista il giorno del matrimonio).

Matrimoni a parte, la notizia mi ha messo un po’ di nostalgia perché un altro pezzo degli anni 80 se ne va, Certo, i videoregistratori non scompariranno dall’oggi al domani; ma sapere che non verranno più prodotti è come venire a conoscenza che Blockbuster o Kodak sono fallite (che poi l’ultima tecnicamente l’hanno fatta ritornare in vita): hai perso una parte di te.

Ricordo che in casa di videoregistratori ne avevo due: uno base e uno piú “cazzuto”.
Il secondo era, ovviamente, quello che regalava più emozioni: non tanto per il timer e altre cagate che non ho mai usato, ma per la funzione ‘Rallentatore’ (aveva un altro nome che non ricordo).
Praticamente quando c’era una cassetta inserita e schiacciavi quel tasto magico i personaggi all’interno del VHS iniziavano ad andare al ralenti. Al raccontarlo mi sento un po’ sfigato (anzi togliamo la limitazione “un po’”), ma all’epoca mi dava un senso di onnipotenza: poter rallentare il tempo era molto più figo che fermarlo, mandarlo avanti più velocemente o ….metterlo in pausa. Pura goduria.

Il VHS avrà anche sconfitto il Betamax (come ha scritto Cavoz), ma alla fine il progresso ha, irrimediabilmente, avuto la meglio anche sul VHS.

Probabilmente vi starete ora chiedendo cosa c’entri il titolo con il fatto che il videoregistratore non sia più prodotto. Semplice: in un’epoca in cui dovevi fare i salti mortali per registrare in TV qualcosa in maniera decente (altro che streaming o televisioni digitali), il videoregistratore è stato il primo vero dispositivo che ha permesso, a noi 80enni, di avere le prime trasmissioni on-demand: chi le hit di Videomusic, chi le partite in differita dopo aver portato la moglie a pranzo con i suoceri e chi la biografia di Gilles Villeneuve.

Ad ogni modo è meglio che mi dia una mossa: devo ancora decidere quale videoregistratore comprare e bisogna che mi sbrighi prima che i prezzi schizzino alle stelle e mi costi come uno stipendio.

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