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Una nave piena di videogiochi

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Quando ancora non esistevano le Xbox, Playstation, occhiali per realtà virtuale e compagnia bella, il massimo della libidine e dello svenimento era la sala giochi… quello era il posto dove sarei potuto morire felice.

La sala giochi non era una “semplice” stanza, ma un vero e proprio universo parallelo dove, ancor prima di entrare, venivi come posseduto. Entravi in uno stato di euforia e di ipnosi che ti toglievano la cognizione di quello che ti stava intorno.

Però provate a ritornare un po’ indietro nel tempo e ad immaginarvi in un bel sabato pomeriggio pronti per andare in sala giochi. Che figata eh? Anzi facciamo uno sforzo in più: torniamo indietro nel tempo e cercate di ricreare quell’atmosfera magica che ricorda per certi versi la vigilia di Natale (anche se quella notte rimane sempre al primo posto!)… ok… ora fate in modo che ci sia uno dei Vs. amici che vi dice “ma lo sai che hanno aperto una sala giochi su una nave??? Deve essere super fico!!! Andiamo andiamo!!!”  Eh? Su una nave? Ma che cacchio dici?

Ehm… il problema per voi aficionados è che esiste veramente una nave con dei rari arcade anni 80.

L'interno della nave, con il suo tesoro
L’interno della nave, con il suo tesoro

Nel 1979 il Duca di Lancaster, una nave da crociera trasformata in traghetto, fu mandata in pensione e ormeggiata a Llanerch-y-Mor nel Galles del Nord dove venne riconvertita in “Fun Ship” (nave del divertimento): i posti auto furono riempiti di “scatole dei sogni” (così le chiamavo io) o “mangiasoldi” (così le chiamava mio padre). Purtroppo c’è sempre qualcuno a cui non piace divertirsi e, dopo numerose battaglie legali, nel 1983 la “sala” giochi fu chiusa.

Per fortuna però ci sono sempre dei curiosoni, e nel 2009 alcuni intrepidi esploratori urbani riuscirono ad entrare nella “fun-ship” e mostrare al mondo quello che avevano trovato: il sacro-Graal, il paradiso, la terra promessa… insomma questa super mega figata assurda!!!

Oliver Mozzesi
Oliver Mozzesi

A questo punto Mr. Oliver Moazzezi, un membro dello UK Video Arcade Forum (che mi aspetto debba diventare uno dei primi partiti alle prossime elezioni) ha deciso di cercare i proprietari dell’imbarcazione, riuscendo a trovarli nel 2011. Dopo varie trattative e discussioni si arrivò a un accordo per l’acquisto dei videogames. Alleluja!!!!
Giustizia è stata fatta…o così speravamo.

Il proverbio dice “Non è tutto oro ciò che luccica”… Sì, perché le condizioni di acquisto non sono state proprio favorevolissime.
Innanzitutto i videogames dovevano essere sgombrati in 10 giorni (prima cioè che iniziasse la ristrutturazione dell’imbarcazione); e poi la rimozione dei giochi doveva avvenire a spese di Oliver è soci. Peccato che per scaricarli ci fosse bisogno di una gru!

All’evento di trasferimento parteciparono 15 persone (tra collezionisti e appassionati). Una volta tratti in salvo questi gioielli furono consegnati a collezionisti di tutta Europa per essere riparati e ristrutturati.

Ah dimenticavo: Il D-Day…anzi l’A-Day (Arcade Day) è stato il 4 febbraio 2012: che gran giorno per la storia! E pensare che io quel giorno ero in sala giochi a decidere se giocare a Pac-Man o a Street Fighter!

Se volete rifarvi gli occhi e rivivere le fasi della “Operazione Lancaster” (come venne poi chiamata) date un occhio qui:
https://arcadeblogger.com/2016/05/06/arcade-raid-the-duke-of-lancaster-ship/ 
Si racconta nel dettaglio la storia della nave, del ritrovamento e, appunto, del recupero.

Qui il video del ritrovamento: 

Fonte: http://boingboing.net/2016/05/26/arcade-cabinet-enthusiasts-dis.html

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