Nerd: da nomignolo, non sempre benevolo, attribuito in passato a giovani secchioni occhialuti appassionati di tecnologia, a parola dal significato positivo che sintetizza un’identità culturale che ha “contaminato” moltissimi aspetti della vita quotidiana nell’ambito del cinema, della moda, della scienza e, naturalmente, della tecnologia.
La conferma, l’ennesima, di questo salto di qualità e del positivo contagio del resto del mondo arriva dall’eccezionale successo della seconda edizione di Nerd Show andata in scena sabato 9 e domenica 10 febbraio – nel Quartiere fieristico di Bologna.
A partire dall’area fumetti che ha ospitato la più frequentata Artist Alley mai allestita in Italia. Cento artisti, molti di fama internazionale come Geoff Darrow, vincitore di tre Eisner Award, e Lee Bermejo, autore e sceneggiatore della pluripremiata graphic novel “Noel”, che con abilità e fantasia hanno realizzato sketch e disegni per i loro ammiratori.
E poi ancora, padri e figli affiatatissimi alle prese con videogames di 30 anni fa, coi primi sistematicamente surclassati dai secondi; sfide tiratissime ai videogiochi di ultima generazione, giochi in realtà virtuale che rendono il singolo partecipante protagonista assoluto, cosplayer in ogni angolo, nei panni (letteralmente) dei loro personaggi preferiti, pronti a definire questa edizione del Nerd Show alla stregua del noto Comiket giapponese, la più grande manifestazione internazionale dedicata ai fumetti.
Ad essere apprezzati non sono stati però solo i grandi classici – fumetti, videogames e star del web – della cultura nerd. In tanti si sono infatti assiepati attorno al ring per seguire le spettacolari performance degli atleti del wrestling che per la prima volta si sono esibiti a Bologna.
Notevole, infine, anche l’interesse per gli ampi spazi dedicati ai giochi da tavolo. Anche in questo caso numeri da sold out: per ore giovani di tutte le età che avevano semplicemente il desiderio, ampiamente appagato da Nerd Show, di divertirsi hanno testato le ultime novità proposte dalle case editrici.