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Patrick Hernandez: nato per restare vivo

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Ci sono canzoni che hanno segnato un’epoca, che restano nella storia della musica, che al passare degli anni sono sempre sulla cresta dell’onda.
E’ il caso di “Born to be Alive” di Patrick Hernandez, una canzone di fine anni 70 che ancora oggi viene ballata in tutto il mondo.

Forse pochi lo sanno ma il francese Patrick Hernandez, prima di iniziare la carriera da solista, nel 1974 è presente tra i coristi dell’album “E tu…” del nostro Claudio Baglioni!

Ma nel 1978, dopo aver creato un duo con un arrangiatore e chitarrista, conosce il produttore Jean Vanloo, che gli fa firmare un contratto con l’etichetta discografica Aquarius Records.

La Aquarius Records si trovava in Belgio, a Waterloo, posto che la storia ricorda per altri motivi ma che senza dubbio portò molta fortuna a Patrick che nel 1978, a novembre, registra qui il suo primo singolo, proprio “Born to be Alive”.

Possiamo dire che questa canzone è diventata un classico della disco music degli anni 70, e possiamo anche dire che ha permesso al cantante d’oltralpe di vivere di rendita per tutta la vita, grazie all’enorme successo ottenuto.

Patrick Hernandez Ieri
Patrick Hernandez Ieri

Nel 1979 il brano è già in vetta alle classifiche di mezzo mondo, in Italia diventa disco d’oro e in Francia resta in classifica per ben 4 mesi, Il video della canzone vede Patrick Hernandez vestito con abiti eleganti, giacca e gilet, e l’indimenticabile bastone che ancora oggi lo accompagna in tutte le sue performance!
Da ricordare che per molto tempo è girata la leggenda metropolitana della presenza di una giovanissima Madonna tra le ballerine del video, smentita però anni dopo dallo stesso Patrick.

In vista del tour americano, il produttore Vanloo e Jean-Claude Pellerin tennero numerose audizioni a New York nella primavera del 1979 per creare un corpo di ballo che accompagnasse Hernandez, tra le ragazze scelte ci fu una ventenne di nome Madonna Louise Ciccone, da qui la leggenda del video.,

Il brano spopola oltre che in Europa anche nel resto del mondo: pubblicato anche negli Stati Uniti come remix, raggiunge il top della classifica dance.
All’inizio del 1980 il brano colleziona premi su premi, oltre 50 tra dischi d’oro e platino in differenti Paesi.

In seguito a “Born to be Alive” Hernandez pubblicherà altri singoli, con scarso successo che però non deve averlo afflitto più di tanto, visto che questo brano ancora oggi vende copie su copie: circa 800.000 ogni anno tra singoli, compilation e remix!

Con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo, “Born To Be Alive” è uno dei singoli tra i più venduti della storia della disco music: mai nome fu più azzeccato… Complimenti Patrick!

Patrick Hernandez Oggi
Patrick Hernandez Oggi

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