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Sanpa: Luci e Tenebre di San Patrignano

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Negli anni 80 ricordo benissimo il modo di dire “Comportati bene, se no finisci a San Patrignano.

Fortunatamente ero lontanissimo dal mondo delle droghe, e quello che sapevo del centro di recupero creato da Vincenzo Muccioli mi arrivava un po’ dalla tv e un po’ dai miei genitori. In entrambi i casi, mi bastava per volerne stare il più lontano possibile.

A distanza di tanti anni e tante polemiche, dopo aver visto la docu-serie su Netflix oggi ne so qualcosa in più… ma onestamente faccio fatica a prendere una posizione pro o contro San Patrignano.

Il documentario “Sanpa” ripercorre il ventennio di gestione della comunità da parte di Vincenzo Muccioli dal 1978 fino al 1995, anno della sua morte.

Partiamo da un dato di fatto: Vincenzo Muccioli salvò la vita di moltissimi ragazzi e ragazze. Lo fece con metodi a volte un tantino “borderline”, insomma erano amore o sberle: ma mi sembra sempre meglio come cura del solito metadone.

Muccioli benefattore o despota? Forse tutte e due.
Fino a che punto ci si può spingere per salvare una persona?
Il fine giustifica sempre i mezzi?

Queste domande (ma soprattutto i fatti) hanno portato Muccioli diverse volte davanti a un giudice; la forza del fine ultimo, quello di salvare vite, è comunque riuscita a prevalere su tutto il resto.

La comunità di San Patrignano si è dissociata dalla docu-serie, comunicando che “il racconto che emerge è sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori, per di più, qualcuno con trascorsi di tipo giudiziario in cause civili e penali conclusesi con sentenze favorevoli alla Comunità stessa, senza che venga evidenziata allo spettatore in modo chiaro la natura di codeste fonti.”

Anche Red Ronnie (grande amico di Muccioli) sta spendendo molte energie per difendere l’operato della comunità, dopo essere stato lui a fornire a Netflix molto del materiale video presente nella docu-serie. Possibile che non abbia chiesto di visionare il tutto prima di dare il permesso alla trasmissione?

Sinceramente non penso che tutti i testimoni e i racconti presenti nella serie siano opera di mitomani, quindi il mio giudizio rimane nel limbo. Conscio tanto del grande lavoro fatto (al contrario dell’inerzia dello Stato) per salvare vite umane da parte della comunità, ma anche che non era tutto oro quello che luccicava.

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