C’è una cosa che accomuna noi persone normali dagli sportivi professionisti: i riti scaramantici.
Questi sono parte integrante sia della nostra che della loro routine e dovrebbero, in teoria, attirare la fortuna per poter riuscire ad aver più successo nella vita e…. e che due palle dai! Su! Allora… i riti scaramantici devono portarci fortuna... oooh… ci voleva tanto?!?!
Quindi, detto questo, ognuno di noi fa quello che può per ingraziarsi la dea bendata. I comuni mortali non passano sotto le scale mentre invece gli sportivi di un certo livello hanno due tipi di rito: non cambiarsi un determinato tipo di indumento dopo aver vinto oppure, come nel caso della squadra di calcio della Roma, c’è chi ripropone un qualcosa che lo ha aiutato a vincere in passato. In questo caso la maglia della trasferta perché, si sà, di solito è più difficile vincere fuori casa che tra le mura amiche.
Quindi la A.S. Roma ha riproposto, per le partite fuori casa, il colore avorio mentre il colletto a polo rosso scuro ha un bordino giallorosso, il tutto chiuso da due bottoncini.
Sul petto il mitico Lupetto, proprio come quello che comprarve dalla stagione 1978 in poi.
Insomma tutti questi abbinamenti proprio a voler richiamare la “Maggica” Roma che nel “Maggico” decennio conquistó uno scudetto e 4 coppe Italia oltre a sfiorare un altro campionato italiano e una coppa campioni (persa in finale contro il Liverpool).
Si spera che, quindi, tutti questi richiami al periodo d’oro possano essere di buon auspicio già dalla prossima stagione.
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