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STAGE – ITALO DISCO DEL VENETO ORIENTALE

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Oggi si torna a parlare di italo disco, e lo facciamo con uno dei progetti tra i più rappresentativi degli anni 80.

Un gruppo al quale sono molto legato, visto che è della mia zona, precisamente siamo tra San Donà di Piave e Jesolo.

Questo gruppo durante la sua attività negli anni 80 ha acquistito una sua identità, infatti si discosta molto dalla italo classica e commerciale grazie ai loro brani molto dance rock e soprattutto un gruppo che suonava per davvero, Gli Stage.

Il Front-man del gruppo è Franco Masala che a metà anni 70 apre un negozio di dischi a San Donà di Piave e si occupa di importare dischi da tutto il mondo, rifornendo tutte le radio, gli appassionati e dj della zona.

Il suo negozio al tempo era un punto di riferimento per tutto il veneto, visto che arrivavano dischi che erano delle vere novità che non si sarebbero trovati da altre parti.

Un giorno nel 1983 al suo negozio, arriva un dj con una cassettina, Franco era bravo con l’inglese e gli viene chiesto di fare un testo per un gruppo rock emergente della zona.

Masala crea il testo e canta la canzone, chiama subito Chiesura della Full Time per proporre il brano, e in pochi giorni il contratto è pronto.

Sono nati gli Stage con Franco Masala alla voce, Claudio Causin autore della musica, Mauro Pasqualinotto alle tastiere, Elvio Ambrosin al sax.

Tornando da Milano, il gruppo si ferma da Sandy, del Sandy Recording Studio, registrano il primo singolo Dreaming on the Top, non venne pubblicizzato molto, ma nell’estate 83 ottenne un buon successo non solo in Italia ma anche in Spagna.

Nel 1984 esce il secondo singolo, il primo vero successo internazionale, si tratta di Voodoo Dance, un pezzo molto reggae, dove ci si trova immersi nella giungla, durante un rito Voodoo.

Su consiglio di Sandy Dian gli Stage si recano da Franco Storti per la realizzazione della copertina. Ne esce un disco iconico, il logo stage come una piramide di pietra, e al centro un diavoletto in mezzo alla giungla che sarebbe diventato con i brani successivi il marchio di fabbrica del gruppo.

Il singolo esce in tutta Europa, Francia, Germania, ma anche in Brasile, Corea, diventando un pezzo tra i più rappresentativi della italo disco, molto particolare essendo molto rockeggiante.

Il terzo singolo del 1985 è Ocean of Crime, continua sull’onda del successo di Voodoo Dance, il pezzo diventa il più importante singolo per gli Stage e contribuisce a far conoscere il gruppo a livello internazionale, sempre nello stile rock-dance, pieno di chitarre e tastiere, un pezzo composto durante una sola sera, come ha raccontato di recente Franco in un’intervista.

Ocean of crime ha scalato le classifiche europee in Francia, Germania e non solo, un disco che è una vera bomba, anche grazie al lato B “Real”, un pezzo che secondo Masala, non ha avuto il successo sperato proprio perché sul retro di Ocean of Crime.

Sempre nel 1985 esce The Prisoner of your Love, a differenza dei precedenti singoli, molto “battenti” questo è un singolo più romantico, al quale il gruppo credeva molto ma che purtroppo passò abbastanza inosservato da parte del pubblico.

Successivamente nel 1988 la Full Time decise di far riuscire il singolo con il titolo Stay, stesso testo ma cantato diversamente con una base diversa rispetto al 1985.

Dopo the Prisoner of Your Love nel 1986 agli stage viene proposto di partecipare alla colonna sonora di un film tedesco, il gruppo crea I Can’t get you out of my mind, il master viene dato alla Full Time, ma il disco e nemmeno il film vedranno mai vita e tutto finisce nel dimenticatoio.

Nel 2009 il buon Marcello dei Venti D’azzurro contatta Franco, chiedendo se aveva qualche inedito, Franco ritrova una cassetta con I Can’t get you out of my mind, la cassetta viaggia in Olanda e lì viene rimasterizzata, tagliata, scomposta, remixata, e quello che ne esce è una cosa spettacolare in vero stile Stage.

Finalmente dopo quasi 30 anni esce il vinile di I Can’t get you out of my mind sia in edizione nera che in versione picture disc.

Un bel ritorno per il gruppo, una vera e propria rivincita aspettata per anni.

Un gruppo che come abbiamo detto si discosta dalla italo classica, ma che proprio per questo viene ricordato ed apprezzato ancora oggi.

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