L’animatronic di E.T. del 1982 è stato acquistato per 2,6 milioni di dollari da un misterioso compratore.
Il modello è stato aggiudicato in un asta che era stata aperta il 17 dicembre. Al vincitore evidentemente un E.T. di peluche proprio non bastava.
L’asta è stata tenuta dalla Julien’s e Turner Classic Movies e si è protratta per due giorni. Tra gli articoli acquistabili non c’era solo l’oggetto di punta ma anche altri cimeli cinematografici: dai guantoni da boxe indossati da Jake La Motta/Robert De Niro in Toro Scatenato al bastone con cui Charlton Heston apriva le acque del Mar Rosso nel kolossal biblico I dieci comandamenti.
Alla fine però, nessuno dei 1.300 accessori cinematografici messi all’asta ha raggiunto la quotazione record di E.T., neanche il più moderno e comunque amatissimo martello di Thor.
A costruire l’animatronic di E.T. fu Carlo Rambaldi, incredibile artista nato in provincia di Ferrara è responsabile di alcuni dei più grandi prodigi visti al cinema tra gli anni Settanta e Ottanta, ben prima che il computer arrivasse a rendere credibile potenzialmente qualunque cosa.
La sua creazione andata all’asta è stata completata nel 1981 ed è fatta in duralluminio, compasta da ben 85 punti di movimento applicabili a espressioni facciali, naso, occhi, bocca, movimento delle palpebre, movimento del collo, rotazioni delle spalle, delle braccia, delle mani, delle dita, del torace e dell’addome.
La buona notizia è che avete la possibilità di osservare dal vivo ancora per un po’ questa meraviglia della tecnica.
E.T. La Mostra 1982-2022 terrà infatti a Milano ancora un po’ l’iconico robot nell’ambito di un’esposizione pensata per festeggiare i quarant’anni del film.
La mostra è visitabile fino al 29 gennaio e, oltre al costosissimo extraterrestre, presenta anche tanto altro materiale restaurato con il beneplacito della Fondazione Carlo Rambaldi.