Spie come noi (Spies like us il titolo originale) è un lungometraggio statunitense del 1985 ambientato a metà anni Ottanta avente quali protagonisti i due impiegati della CIA Emmett Fitz-Hume (interpretato da Cornelius Crane “Chevy” Chase) e Austin Millbage (Daniel Edward “Dan” Aykroyd), rispettivamente perditempo dall’ottima parlantina (nonché figlio e nipote di diplomatici) e ottimo analista dati.
Usati dalla stessa agenzia di spionaggio quali esche in modo da crea un casus belli per poter dare il via a un conflitto nucleare contro l’Unione Sovietica, essi riescono (seppur tra mille peripezie) a evitare la Terza Guerra Mondiale, guadagnandosi “sul campo” l’avanzamento a ruoli diplomatici veri e propri.
Una delle scene iniziali di tale pellicola vede Fitz-Hume rispondere in maniera assai evasiva (in pratica, non rispondere) a una domanda di una conferenza stampa-test relativa a un’ipotetica “richiesta di sussidi dell’Esercito paraguaiano per la disinfestazione aerea”: in sostanza, questa scena consiste in una raffinata ironia relativa al modo di fare di taluni politici bravi a rispondere senza dare in realtà alcuna risposta, sostanzialmente non dicendo in realtà assolutamente nulla ma dicendolo bene.
Qui di seguito la versione in italiano di tale “conferenza stampa”.
Giornalista: E la richiesta di sussidi dell’Esercito paraguaiano per la disinfestazione aerea?
Emmett Fitz-Hume: Ci sono dei paraguaiani in sala? No? Naturalmente la loro richiesta di sussidi non era ehm… prettamente… come dire… paraguaiana. Ah: il Governo degli Stati Uniti non avrebbe mai s-se il Presidente (il nostro Presidente) non avesse… e per quanto ne so sarà sempre così. È chiaro, no?