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Intervista a www.ziotibia.net

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E’ la calda estate del 1989 e Italia 1 trasmette per la prima volta “Zio Tibia Picture Show”.
“Zio Tibia Picture Show”, ideato e diretto dallo scomparso Pino Pellino e scritto da Missile Molinari è stato il primo programma italiano interamente dedicato al cinema horror e curato per la parte scenografica da Cristina Lai.
Zio Tibia, personaggio ispirato ai fumetti americani degli anni 60/70 “Tales from the Crypt”, era interpretato da Stefano Cananzi e doppiato fuori campo da un memorabile Fabrizio Casadio.
Il successo della trasmissione nel 1989 fu tale che nel 1990 fu spostata in prima serata con il titolo “Venerdì con Zio Tibia” dando maggiore spazio allo humor macabro del protagonista e proponendo in prima visione tv film come “Ammazzavampiri”, “Unico indizio la luna piena”, “Il ritorno dei morti viventi”, “Vamp”, “Morte a 33 giri”… e la serie dei Telefilm di “Venerdì 13”.
Abbiamo intervistato Ale & Max Copertino di www.ziotibia.net, autori tra l’altro di un bellissimo documentario dedicato proprio al nostra caro e putrido Zietto.

Vi diamo le chiavi della DeLorean per tornare negli anni ’80, che anno scegliete e cosa fate per prima cosa?
Inevitabilmente sceglieremmo l’anno 1989 e precisamente a quel sabato 08 luglio quando Italia 1 trasmise la prima puntata di “Zio Tibia Picture Show”! Io e mio fratello all’epoca avevamo 8 anni, la trasmissione andava in onda intorno alle 23,30/45 e per ovvie ragioni non potevamo vederla e rivivere quell’anno, quell’epoca in cui Zio Tibia vide la luce dalla sua cripta sarebbe fantastico.

Come nasce la passione per Zio Tibia?
Nell’estate del 1990 ci capitò di vedere un promo su Italia 1 che pubblicizzava la prima puntata di “Venerdì Con Zio Tibia” in prima serata! La stessa settimana acquistammo il “Tv Sorrisi E Canzoni” e trovammo un ampio servizio dedicato alla trasmissione con una bellissima foto di Zio Tibia accanto a una bara. Fu amore a prima vista.

Riuscimmo a convincere i nostri genitori a lasciarci guardare qualche puntata qua e là e da lì nacque anche la passione per il genere horror e per il cinema di Dario Argento.

Secondo voi quale era la magia del programma? E perche è stato tolto dalla programmazione di Italia 1?
“Magia” è la parola giusta: l’idea di vedere una sorta di “Bim Bum Bam” in chiave horror quindi per “adulti”, con questo personaggio così cupo e allo stesso tempo divertente, con quella voce che solo Fabrizio Casadio sapeva donargli, e quell’atmosfera da cripta con una scenografia semplice, fumettosa e lugubre era una sensazione unica che durò troppo poco.

Il programma infatti venne abbandonato in seguito alla morte del regista Pino Pellino e da lì in poi nessuno, a parte noi dopo 25 anni(?), prese in mano le redini della trasmissione lasciando così il timone a “Notte Horror” ma che a differenza di Zio Tibia fu semplicemente una rassegna estiva di film horror introdotti semplicemente da una sigla.

Avete realizzato un documentario su Zio Tibia, che difficoltà avete incontrato nella realizzazione?
Per quanto riguarda la realizzazione del documentario non c’è stata nessuna difficoltà particolare. Tutte le persone che abbiamo intervistato sono state super disponibili.

Amavano tutti questa trasmissione e abbiamo scoperto intervistandoli degli aneddoti incredibili.

Qualche volta abbiamo dovuto affrontare qualche viaggio impegnativo come ad esempio quando siamo andati in Piemonte a casa di Natalino De Filippis. Era una domenica di giugno e diluviava, faceva freddo ed era veramente una giornata in tema con Zio Tibia!

Comunque ci siamo divertiti molto a realizzare questo documentario e non ringrazieremo mai abbastanza tutte le persone che hanno reso possibile questo lavoro.

Stefano Cananzi era per noi un grande amico, e averlo rivisto dopo 25 anni rivestire i panni di Zio Tibia davanti a noi è stato molto emozionante.

Gliene saremo grati per sempre.

Raccontateci qualche aneddoto o curiosità sul programma che avete scoperto negli anni.
Una delle cose più divertenti, che raccontano proprio durante il documentario, fu proprio quando la scenografa Cristina Lai chiese per la scenografia una finta bara in legno, molto semplice. Il problema è che quando arrivò in studio, la bara non era finta, ma vera!! Nei vari corridoi Mediaset ci fu un po’ di scompiglio!

Consigliate i film per la serata di Halloween ai nostri lettori
Il nostro Zietto non potrebbe che consigliarvi grandi classici horror come l’intramontabile “Halloween” di John Carpenter, “Halloween III” di Tommy Lee Wallace oppure “Morte A 33 Giri”, titolo originale “Trick Or Treat” ovvero “Dolcetto o scherzetto”? Quest ultimo andato in onda proprio presentato da Zio Tibia il lontano venerdì 07 settembre di quel magico 1990.

Buon Halloween a tutti e come direbbe il nostro adorato Zietto: pessima visione!

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