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I dieci giochi che una bambina anni 80 ha sempre voluto ma MAI avuto…

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bambina

Stilare una classifica – benché siano ‘solo’ 10 dei giochi che da bambina ho desiderato alla follia ma non ho avuto (ma vuoi per motivi economici di mamma e papà, vuoi semplicemente perché ‘non s’aveva dà fà’) non è cosa così semplice. No no. E non tanto per il numero quanto per la posizione in classifica. Ma ci proverò!

Vi assicuro che questi giochi sono tutti quelli sulle cui pagine di cataloghi natalizi della GIG o della Giochi Preziosi ho sbavato, senza alcun risultato! Sigh! Sob! Forse non saranno quelli che tutte voi bambine volevate ma sono sicura che in molte vi ritroverete ?

Posizione N° 10:peg perego LA PEG-PEREGO ovvero la Vespa o la macchinina elettrica di Barbie.
Ero davvero piccina, e queste macchinine o moto elettriche – figlie delle vecchie macchinine a pedali di ferro che se non stavi attento ti prendevi il tetano – andavano tantissimo! E costavano anche tantissimo! Una l’aveva un mio amico (vedi foto) – non di Barbie ovviamente – che la sfoggiava in estate su in collina e faceva anche usare a noi giovani donzelline! Aveva sia la Vespa rossa sia un jeeppino blu – lo ricordo come fosse ieri – che ‘sgasava’ di bestia e ti sentivi come se fossi su una macchina vera! Mai avuto. Costava troppo. Pazienza. Almeno ho avuto la soddisfazione di scorrazzare io un maschietto ?

Posizione N° 9:

nouvelle cousine LA NOUVELLE CUISINE
L’ironia della vita! Da piccola ti cimenti con pentole, scope, fornelli e giochini da casalinga disperata vari, e quando poi cresci ti passa tutta la voglia – forse per quello? – di pulire la casa o cucinare per davvero! ? Fatto sta che alla posizione numero 9 metto la Nouvelle Cuisine, era una cucina in miniatura con tanto di fornelletti, pentole, padelle, forno, frigo, lavandino e stoviglie per preparare succulenti pranzetti di plastica per mamma e papà! Mai avuta manco questa! Ci ho fatto il callo! In compenso ora ne ho una vera che uso tutti i giorni! ??

Posizione N°8:

cenerentola LE SCARPETTE DI CRISTALLO DI CENERENTOLA
Lasciate perdere. Le metto al nono solo perché più in basso ce ne sono altre più ‘desiderose’ ma io, da piccola principessina che ero, con tanto di capelli biondi lunghi fino al sedere, PRETENDEVO le scarpette di cristallo di Cenerentola! Tanto da chiederle nella letterina che scrissi a Gesù Bambino per Natale, alla quale ebbi come risposta un odiosissimo – e tristissimo: ho frignato lo ammetto – ‘Mi spiace ma Cenerentola aveva un piedino così piccolo che le scarpette erano state fatte su misura solo per lei!’ E io ci credo? Io che a 30 e passa anni porto il 35 scarso di piede? Anche Babbo Natale mi prendeva per i fondelli! Mai avute. Pianto. Moltissimo.

Posizione N° 7:

gira la moda GIRA LA MODA
Dopo aver lavorato anni come commessa di moda ne ho la nausea, ma il vestirsi bene rimane comunque una delle priorità nella vita di noi donnine, e fin da piccole un giochino che ci facesse diventare stiliste era qualcosa di meraviglioso! Questa ruota che girava dandoci la possibilità di mixare gonne con bluse e scarpe delle modelle era meglio di Vogue! Ma anche questo non era proprio economicissimo: mai avuto. In compenso mamma e papà mi avevano comprato una versione più economica chiamata Fashion Plates! Chi si accontenta gode! ?

Posizione N°6:

il dolce forno IL DOLCE FORNO
Sempre tornando al tema delle Desperates Housewives, il Dolce Forno era la chicca delle aspiranti pasticciere! E a quanto pare – non so dirvelo con certezza perché non l’ho mai avuto appunto – nella mega confezione gialla con la foto della bambina vestita di rosso c’era tutto l’occorrente per creare torte e pasticcini degni di uno chef dolciario! Mi sono sempre chiesta se fosse possibile… Mai ‘assaggiato’ ?

Posizione N°5:

la macchina del gelato LA MACCHINA DEL GELATO
E poi c’era la macchina del gelato – ? ogni gusto è prelibato ? – e anche qui potevi creare gustosi coni e coppette gelato con tanto di topping al cioccolato e ciliegina! La pubblicità era veramente gustosa. La realtà non saprei. Mai avuto. Tanto sbavato. ?

Posizione N°4:

il mio caro diario IL MIO CARO DIARIO
Tra i sogni di una piccola mocciosa anni 80 c’era anche quello di diventare una donna in carriera, quel genere di femmina impegnata nel lavoro con la sua bella agenda piena zeppa di contatti e appuntamenti. E quale fido compagno se non il mio caro diario? Un’agendina elettronica color fucsia – colore che amo tutt’oggi – nel quale inserire i nomi e numeri di telefono dei nostri compagni di scuola con tanto di faccina pixelata di fianco. Sinceramente pensandoci oggi non vedo tutto quell’entusiasmo che avevo all’epoca per questo giocattolo! Fatto sta che non sono riuscita ad averlo, però mi sono potuta accontentare della versione light e cheap, di un colorino azzurro stinto con molte meno funzionalità dell’originale. Uffa. ?

Posizione N°3:

la villa della barbie LA VILLA DI BARBIE
Eccoci arrivati finalmente in zona podio! Terzo posto, la meravigliosa e immensa villa di Barbie! E a tale proposito ho un piccolo aneddoto da raccontarvi! Una mia compagna di scuola, che aveva la fortuna di provenire da una famiglia piena di soldini, aveva questo gioiellino di casetta. Io no. Avevo quella classica con le pareti di cartone e l’ascensore che andava su e giù con la cordicella. Tutte le volte che andavo a casa sua giocavamo con le Barbie e io avevo gli occhi che brillavano letteralmente quando Barbie si sedeva a bere un tè in veranda con le sue amiche. Tristezza. ?

Posizione N° 2:

jem
PIZZAZZ DELLE JEM & THE HOLOGRAMS
I cattivi si sa, hanno sempre riscosso un certo fascino sia nei cartoni che nei film. E lo stesso discorso valeva anche per i giocattoli. C’era un negozio in Piazzale Loreto a Milano, angolo Viale Monza, che vendeva una quantità industriale di giocattoli. Si chiamava Vulcano. Scendevi le scale e ti ritrovavi in una specie di magazzino dove sugli scaffali in bella mostra c’erano le bambole delle Jem & le Holograms. Sfortuna volle che le tolsero presto dal mercato – mai capito perché – così riuscii ad averne solo 2: quella violetta che era appunto l’ologramma, quella con i capelli bianchi che si chiamava Roxy, e Rio: il bello di Jem con la chioma viola! Altro che il Ken! ? Però fu un duro colpo perche quella che volevo più di tutti era PIZZAZZ, l’acerrima nemica di Jem, quella con la zazzera gialla, il vestito zebrato – groarrrrr – e la faccia da schiaffi! Avrei anche potuto averla se non fosse sparita troppo presto dagli scaffali per non tornarci mai più. Eh sì: è ancora una ferita aperta, lo ammetto; ma prima o poi avrò la soddisfazione di prendermela su ebay. Ohhh se lo farò! ??

Posizione N°1:
LA CASA VITTORIANA DEI PLAYMOBIL

la casa vittoriana dei playmobil And the Oscar goes to…. La fatiscente casa vittoriana dei Playmobil! Ho ancora la pelle d’oca quando vedo certe immagini! Era bellissima, a più piani, potevi aggiungerne anche uno in mezzo ricordo, la compravi vuota e costava un’iradiddio: 500mila lire! Follia! Anche perché a parte dovevi comprare le stanze – che erano splendide davvero – che costavano sulle 30mila lire circa.. Quindi con un rapido calcolo per averla tutta arredata spendevi un milioncino tondo tondo: una casa vera, insomma! I vari locali erano deliziosi e finemente dettagliati. Per darmi il contentino mi avevano comprato due o tre stanze – da sfigata proprio – nelle quali i miei Playmobil si aggiravano senza un tetto sopra. Il salotto con tanto di camino, poltrona verde e gatto che si accoccolava ai piedi del nonno che leggeva beato il giornale. La cucina, che dava sull’azzurrino con le credenze piene di piatti posate e utensili. La cameretta dei bambini con letto a castello l’armadio etc. Stop. Questa sì che è stata un vero trauma per me. Ammetto che l’ho cercata in giro, ma ai giorni nostri ne hanno fatta una versione diversa – orribile – e quella originale la trovi anche sui siti online.. A 500€ stanze escluse! Il famigerato cambio lira-euro 1 a 1… A volte ancora piango! ???

la casa vittoriana dei playmobil

Detto questo, care bambine nostalgiche, nonostante molte di noi non abbiano avuto i giochi che hanno desiderato tantissimo, invidiando le altre bambine che avevano questa fortuna, io sono sicura che la pensiate come me sul fatto che non cambiereste una virgola della vostra infanzia giocosa, che i nostri genitori hanno cercato con tanti sacrifici di rendere più bella possibile, regalandoci tutti i giochi che potevano anche a costo di rinunciare a qualcosa per loro, pur di vedere il sorriso sui nostri musini. ? GRAZIE ❤️

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