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La goffa parlantina di Gianni Zappi di “Com’è dura l’avventura”

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Gianni Zappi

Il film (del 1987) Com’è dura l’avventura è uno degli innumerevoli successi cinematografici di Paolo Villaggio, che in tale lungometraggio interpreta l’impacciato Gianni Zappi, faccendiere al servizio dell’affarista Oreste Racca (Gastone Moschin), di cui Zappi ha sposato la sorella.

Una delle prime scene della pellicola ha come protagonista lo stesso Zappi, il quale dopo aver ripassato un severo discorso da proferire al cognato e aver bloccato il transito automobilistico (piazzandosi dinanzi al mezzo) a tale parente acquisito non riesce a pronunciare null’altro che una frase senza senso, peraltro con una parlantina assai goffa: ciò consiste in un’altra iperbole di Villaggio relativa a elementi efficienti solo in teoria ma poi assolutamente inconcludenti al momento del confronto.

Qui di seguito il dialogo (se così lo si può definire) tra Zappi e Racca.

Racca: Cosa fa lì, in mezzo alla strada?

Zappi: Eh… eh… volevo… solo… pa-parlare.

Racca: Dai, dai, salga: parliamo strada facendo. La avverto che oggi è una giornataccia. Allora, forza: mi dica subito quello che deve dirmi. Di che si tratta?

Zappi: Eh… s-stiamo calmi, eh! Eh…

Racca: Come calmi? Ho un giramento, oggi…

Zappi: Allora… dunque… io… av… ho… avre-avre-avrei… v-volevo… insomma… cioè… beh… beh… e-ecco… basta così!

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