Con la fine del Drive In, quel geniaccio di Antonio Ricci andava a creare quello che ancora oggi è definito uno dei più grandi fenomenti televisivi Italiani.
Striscia la notizia in onda dal lunedì al sabato inizia la sua strada verso il successo il 7 novembre del 1988 su Italia 1, per poi spostarsi su Canale 5 l’11 dicembre del 1989.
I presentatori, dal 1988 al 2023 sono stati ben 77 e la prima coppia a esordire, fu quella formata da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, ormai consolidata proprio grazie al Drive In.
Il programma altro non è che un tg satirico, che negli anni è sempre stato alla ribalta grazie a clamorosi scoop come quello di Wanna Marchi, figlia e Mário Pacheco do Nascimento, la truffa dei pacchi di Affari Tuoi o come i vincitori e i plagi di Sanremo.
Pensate che dal 1992 al 2010, grazie alle sue denunce, “Striscia” ha aiutato lo Stato a recuperare la cifra record di 7 miliardi e 800 milioni di euro, dato pubblicato in una ricerca dell’Università Bocconi di Milano.
A contorno di tutto questo il pupazzo del Gabibbo, le Veline e tanti inviati, dei quali i più longevi sono sicuramente Dario Ballantini, che ha esordito al tg satirico il 10 ottobre 1994 nei panni di Dario Fo, seguito da Valerio Staffelli, a “Striscia” dal 12 marzo 1997.
Il Gabibbo appare per la prima volta il 1 ottobre 1990, costruito sul corpo di Giuliano Ferrara con la testa del pesce besugo, con gli occhi grandi e ravvicinati. Besugo, in Liguria, significa stupido. Ad Antonio Ricci interessava parodiare i populisti frequentatori delle tv che in quegli anni, urlando, cominciavano a entrare nelle case dei telespettatori, da Giuliano Ferrara a Vittorio Sgarbi.
Quando viene mostrato la prima volta il 26 novembre 1996 il Tapiro d’oro, nessuno avrebbe immaginato che quella rappresentazione in polistirene dell’omonimo mammifero sarebbe entrata così prepotentemente nell’immaginario collettivo.
Il dizionario della Treccani riporta alla voce “attapirato”: “Persona amareggiata per aver subito uno smacco, un insuccesso professionale, o per aver commesso un errore”. Di persona che ha ricevuto il premio satirico Tapiro d’Oro”.
Tanti i conduttori anni 80 di Striscia, oltre a Greggio e D’Angelo, abbiamo visto Paolo Villaggio, Franco Oppini, Claudio Lippi, Gerry Scotti, Enrico Beruschi, Paolo Bonolis, giusto per citarne alcuni.
Le veline, chiamate così per via dei fogli che portavano inizialmente ai conduttori, nel 1988, erano quattro, nelle edizioni successive le veline diventano due e diventano anche ballerine all’inizio e alla fine della trasmissione.
Soprattutto nelle prime stagione venivamo ingaggiate ragazze dalle forme generose, che riprendevano l’immagine delle ragazze fast food di Drive In ed arrivavano in studio con pattini o con lo skateboard. Nei primissimi anni novanta comparvero anche le infermiere Angela Cavagna e Sonia Grey.