Lo scorso 8 marzo ci ha lasciati, all’età di 85 anni, Italo Galbiati: calciatore dal 1958 al 1967, in seguito fu allenatore fidato vice di Fabio Capello.
Nato a Milano l’8 agosto 1937, Galbiati iniziò la sua carriera di giocatore nella stagione 1958-’59 fra le fila dell’Inter, per poi vestire le maglie di Reggina (1959-’60), Lecco (dal 1960 al 1966) e Como (1966-’67), appendendo le scarpette al fatidico chiodo nell’estate 1967.
Diventato allenatore, guidò la Puteolana nell’annata 1967-’68, per poi passare (negli anni Settanta) alla dirigenza del settore giovanile dell’Inter (scoprendo Walter Zenga), quindi giungendo nel 1980 al Milan.
Allenò la formazione Primavera rossonera nel biennio 1980-1982, fu allenatore in seconda dal 1982 al 1986 e nuovamente tecnico della Primavera nella stagione 1986-’87, guidando inoltre in prima persona la prima squadra in tre periodi: nel 1980-’81 (all’ultima giornata del vittorioso campionato cadetto, subentrando al dimissionario Massimo Giacomini), nel 1981-’82 (dalla diciassettesima giornata, in sostituzione dell’esonerato Luigi Radice) e nel 1983-’84 (negli ultimi sei turni, successivamente all’esonero di Ilario Castagner), conquistando la Mitropa Cup 1981-’82 e sfiorando nella medesima annata la salvezza in massima divisione (mancandola per un solo punto).
Nel 1987 assunse l’incarico di vice allenatore al Milan, collaborando con Arrigo Sacchi fino al 1991 e con Fabio Capello fino al 1996, iniziando la cooperazione con il futuro “Don Fabio”: successivamente fu, infatti, fidato vice del tecnico di Pieris sulle panchine di Real Madrid, di nuovo Milan, Roma, Juventus (in tale esperienza nelle vesti di collaboratore tecnico), nuovamente Real Madrid, Inghilterra e Russia.