Quando arriva il Natale, il luogo dove perdo qualsiasi tipo di inibizione è uno soltanto: i negozi di giocattoli.
Nonostante siamo ormai nell’era ipertecnologica dove l’unico tipo di negozio concepibile è online (sarete forse al corrente delle difficoltà persino del colosso Toys), sarò forse all’antica ma sinceramente prediligo quelli fisici, dove entri e vieni sommerso da suoni, sapori e soprattutto dove puoi toccare i giocattoli.
Così, finché ne avremo la possibilità (cioè finché esisteranno dei negozi “reali”), è bello poter toccare i giochi. Quando questi vengono a mancare…beh allora alcuni tipi di sensazioni rischiano di svanire. Un vero peccato anche, perché se questo è l’andazzo ci troveremo a breve a dover parlare dell’ultimo negozio nel mondo che chiude la propria sede.
E sapete qual’è forse la cosa peggiore? Che il primo effetto al di qua dell’Oceano, la chiusura di almeno 24 punti vendita inglesi, è stata annunciata proprio in dicembre, il mese in cui le “uniche” preoccupazioni dovrebbero essere il tipo di regalo da fare alla dolce metà o ai rispettivi familiari.
Speriamo quindi che, per i predestinati al licenziamento, le cose si risolvano per il meglio e che sotto l’albero abbiano trovato qualcosa di meglio di un “Grazie e arrivederci” dalla Toys ‘R Us.