Addio a Ilario Castagner: fu il tecnico del “Perugia dei miracoli”
Lo scorso 18 febbraio si è spento, all’età di 82 anni, Ilario Castagner: giocatore negli anni Sessanta, fu in seguito allenatore, guidando tra l’altro il Perugia dei miracoli.
Nato il 18 dicembre 1940 a Vittorio Veneto, Castagner debuttò nel 1959-’60 fra le fila della Reggiana, per poi militare nel Legnano (1960-’61), nel Perugia (dal 1961 al 1964, aggiudicandosi nel 1963-’64 il titolo di capocannoniere del girone B di Serie C), nel Prato (1964-1967) e nel Rimini (1967-1969), chiudendo la carriera di calciatore nell’estate 1969.
Divenuto allenatore, iniziò al Perugia (ove si stabilì una volta appesi gli scarpini al fatidico chiodo) nel 1974-’75, guidando i grifoni alla conquista della prima promozione in Serie A della loro storia (vincendo il campionato cadetto): quello che venne (giustamente) ritenuto già di per sé un ottimo risultato consistette “solamente” nell’inizio di un’era, poiché gli umbri divennero il Perugia dei miracoli, ben figurando anche in massima divisione, giungendo (sempre guidati da Castagner) ottavi nel 1975-’76, sesti nel 1976-’77 e settimi nel 1977-’78 (sfiorando in tutte e tre le stagioni la qualificazione alla Coppa UEFA), per poi conquistare la Coppa d’Estate (edizione speciale della Coppa Intertoto) nel 1978 e sfiorare lo scudetto nel 1978-’79, quando giunsero secondi a tre lunghezze dal Milan nonostante fossero riusciti (prima compagine italiana a realizzare l’impresa, poi eguagliata dal Milan nel 1991-’92 e dalla Juventus nel 2011-’12) a chiudere il campionato imbattuti, comunque accedendo alla successiva edizione della Coppa UEFA.
Le strade del Perugia e del tecnico si divisero al termine dell’annata 1979-’80 (conclusa con una tranquilla salvezza, non lontano dalla “zona Europa”): in seguito, Castagner allenò Milan (conseguendo la promozione in massima divisione nel 1982-’83, vincendo il campionato cadetto), Inter, Ascoli (conquistando la Mitropa Cup 1986-’87), Pescara e Pisa, per poi tornare alla guida dell’amato grifone umbro in tre periodi negli anni Novanta, conseguendo una promozione in Serie B nel 1993-’94 (aggiudicandosi il girone B della Serie C-1) e una promozione in Serie A nel 1997-’98 (grazie al quarto posto raggiunto dopo la vittoria nello spareggio con il Torino).
Da allenatore, il palmarès annovera, dunque, una Mitropa Cup, una Coppa d’Estate, tre promozioni in Serie A (due conseguite vincendo il campionato) e una promozione in Serie B (aggiudicandosi il girone B di Serie C-1), nonché due allori a titolo personale: il Seminatore d’oro 1974-’75 e 1978-’79, rispettivamente per la Serie B e per la Serie A, ai tempi del Perugia dei miracoli.
In realtà, le prodezze dei perugini non furono affatto dei miracoli, bensì il frutto di lavoro, impegno e conoscenza calcistica: infatti, quel secondo posto del 1978-’79 consistette non in qualcosa di estemporaneo, ma nella quinta assai positiva annata di un gruppo formatosi in cadetteria e poi progressivamente maturato in massima divisione.