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Ivan Cattaneo: molto più di una zebra a pois

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Ivan Cattaneo
Ivan Cattaneo: cantautore, pittore, artista poliedrico che nasce a Milano ma trascorre la giovinezza in un piccolo paese in provincia di Bergamo, Pianico, vicino al Lago di Iseo.

A dodici anni l’esordio di Ivan Cattaneo sul piccolo schermo e nel mondo della musica, con la partecipazione al mitico Zecchino d’oro.

Successivamente studia canto e chitarra durante gli anni di Liceo artistico e dopo il diploma parte per Londra, permanenza che contribuirà al suo stile.

Il primo album di Ivan Cattaneo esce nel 1975, dal titolo “UOAEI” a cui segue, due anni dopo, “Primo secondo e frutta (Ivan compreso)” contenete la hit Maria Batman.

Il suo brano più popolare di questo periodo è sicuramente Polisex.

Nell’intervista rilasciata a ondarock, alla domanda “Polisex” anticipa tutto, a cominciare dal poliamore. Che effetto ti fa?
Catteno risponde con “Polisex è una forma ingenua di quello che si intende oggi con tantissimi acronimi. Era un modo di intendere la sessualità tutta in una forma più naif. Volevo rappresentare la sua natura più poliedrica. Semplicemente.”

Ivan Cattaneo ha un grande successo negli anni 80 grazie alle cover di brani famosi, hit di successo ad esempio le sue versioni di “Una zebra a pois” e “Nessuno mi può giudicare” contenuti nell’album “2060 Italian Graffiati”.

La decade anni 80 ha visto il ritorno degli anni 60 anche grazie all’uscita di film come “Sapore di Mare” e alla discoteca “Bandiera Gialla” di Rimini.

Cattaneo si dedica sempre di più all’arte, ideando la teoria del T.U.V.O.G, un’arte cognitiva che fonde tutti e cinque i sensi e alla quale dedica un libro.
Da quel momento in poi i suoi progetti creativi fonderanno arte visiva e musica.

La carriera di Ivan Cattaneo vira verso le arti visive, se non per un ritorno al mondo della musica negli anni 90 con un album di inediti, Il cuore è nudo…e i pesci cantano.

Il critico d’arte e giornalista Fortunato Orazio Signorello parlando di Cattaneo come arista dice: “rappresenta, in linea con le sue scelte provocatorie, il suo modo spiazzante di dar vita, in uno straordinario gioco di sovrapposizioni e simbiotici accostamenti ipercromatici, a un tipo di arte nuova e pluripercettiva scaturita da una maggior crescita interiore…”

Nelle sue opere utilizzai materiali diversi, partendo spesso da immagini elaborate al computer.

Torna nel 2005 con l’album “Luna presente” e nel 2010 con l’album “80 e basta!” che contiene cover anni ottanta come “Kobra”, “Tropicana”, “Amore disperato” e anche un Medley dei Righeira.

Nel  2020 esce l’inedito postumo “La forma dell’amore” di Giuni Russo accompagnato da un videoclip le cui immagini sono state registrate da Ivan Cattaneo nel 2003.

Sicuramente Cattaneo rappresenta un vero punto di riferimento per la new wave e il disco-punk italiano.

Sito ufficiale: http://www.ivancattaneo.it/

 

 

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