Il mondo del collezionismo è composto da malati non ricoverati in strutture specializzate, e ai quali si consente invece di raccogliere di tutto: dai fumetti ai sottobicchieri in carta, dai tappi di sughero alle conchiglie.
Il sottoscritto, ad esempio, è un raccoglitore part-time (ma solo per mancanza di denaro, come sempre) di vinili, schede telefoniche e, da questo istante, anche di Transformers e di tutti quei giocattoli che mia madre mi aveva sempre obbligato a buttare.
E già, perché si dà il caso che una collezione di giocattoli Transformers sia stata venduta per UN MILIONE di dollarucci, come direbbe Zio Paperone (scopri qui l’articolo originale).
Fortunatamente, oltre ad avermi obbligato a buttare tutti i miei “giocattoli vecchi che rubano solo spazio”, mia madre mi ha anche insegnato a non perdere la calma. Calma che però viene messa alla dura prova quando sento che per i giocattoli anni ’80 c’è un vero e proprio mercato.
Provate semplicemente ad andare su ebay, digitate “He-Man” (ve lo ricordate, vero?) e filtrate in modo che vi appaiano i risultati più costosi. Al primo posto apparirà il tenerissimo pupazzo inscatolato del valore di 9.000 $. NOVEMILA bigliettoni! Ma il bello è che è solo l’inizio.
Teddy Ruxpin, lo stesso He-Man, i Cabbage Patch e tantissimi altri “tesori” della nostra infanzia sono diventati tesori in senso letterale, che possono valere decine di migliaia di euro.
Come tutti i mercati, anche questo ha i suoi effetti paradossali: ad esempio il valore della vecchia console NES di Nintendo: considerando che ora una Playstation 4 nuova di fiamma costa € 400, fa specie sapere che c’è qualcuno che ha sborsato il 50% in più per avere una “casa di Super Mario” d’epoca: ben 600 euro. Grande Giove… ma il mercato della tecnologia non è il mercato immobiliare! Qui c’è qualcosa che non va.
Qualcosa non funziona correttamente perché, mentre in qualche caso l’elevato prezzo di vendita è giustificato dal fatto che alcuni giocattoli sono stati prodotti in serie limitata (ad esempio il playset Eternia di He-Man, che è stato venduto per $ 17000 (leggi qui articolo), non ha alcuna giustificazione sapere che si è arrivati a cifre ridicole per pezzi di cui ne sono state vendute migliaia. E che c’è come sempre chi esagera: addirittura qualcuno ha smontato tutto il playset di Eternia e lo vende pezzo per pezzo (guarda qui le aste di ebay).
Se ora vi state chiedendo “Mmh… quella versione di He-Man col Rolex al polso chissà quanto vale!”, beh le opzioni a vostra disposizione sono diverse. Tra queste cito, ovviamente, l’onnipresente ebay. Poi però la scelta è talmente ampia che non mi sento di consigliare altri siti dove ho solo dato un’occhiata ma che non ho mai effettivamente provato.
Dovendo però classificare gli elementi che rendono un giocattolo di valore, ci sono:
– la scatola (deve essere originale ed intatta)
– il giocattolo (deve essere impeccabile e senza alcuna ammaccatura o pezzo mancante).
Ma alla fine, come per qualsiasi forma di collezionismo, alla base di tutto c’è la “malattia” e non una logica ben precisa. Possono esserci i super mega espertoni autori di cataloghi favolosi, ma alla fine quello che rende un pezzo collezionabile e di valore è il collezionista, non il contrario.