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Speciale Sentimental dancers: LE NOZZE CHIMICHE – Viaggio di non ritorno

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LE NOZZE CHIMICHE

Nuova edizione speciale di Sentimental Dancers. Stavolta diamo spazio a uno dei singoli più interessanti di questo inizio 2024. Stiamo parlando di “Viaggio di non ritorno”, di Le Nozze Chimiche, uscito per NOS/Believe Music. Abbiamo incontrato Giuseppe Chimenti e Fabrizio Massara (ex-Baustelle), che hanno scritto, composto suonato e prodotto la release e l’album “5” che seguirà. Insieme, ci hanno raccontato di questo progetto che nasce nel segno del Battiato più pop ed 80s.

La prima domanda è ormai un classico de Gli Anni 80: vi diamo le chiavi della DeLorean per tornare negli anni ‘80, che anno scegliete e cosa fate?

Fabrizio Massara: La parcheggerei davanti casa dove sono cresciuto, e mi ritufferei in uno di quei pomeriggi dei tardi anni ‘80 con i miei amici davanti al focolare dell’hi-fi domestico. Erano quegli eccitanti momenti di ascolto comunitario, magari di un nuovo vinile appena acquistato. Potendo fare un ulteriore salto all’indietro, sarei curioso di rivedermi intento a seguire i mondiali dell’82. Ero all’inizio un fan accanito del calcio sudamericano con tanto di poster dell’Argentina ’78 sopra il letto. Mi convertii pienamente al tifo italico in occasione della mitica finale contro la Germania!

Giuseppe Chimenti
Giuseppe Chimenti

Giuseppe Chimenti: A me piacerebbe essere parcheggiato a Birmingham University, in data 2 aprile 1980 per vedere l’ultimo concerto dei Joy Divison. Però me ne vorrei anche un po’ approfittare e poterli rivivere interamente e intensamente, ma con la maturità e la saggezza che ho oggi. Fai conto che nel 1989 avevo 11 anni!

Le Nozze Chimiche consolida un rapporto musicale in crescita, qual è stata la scintilla che ha dato il via alla collaborazione Chimenti/Massara?

FM: L’incontro è avvenuto tramite un amico in comune, poi il tutto si è sviluppato in modo molto naturale. Come produttore, ho cercato di capire la visione generale dell’artista e di farla diventare mia, cercando di trovare, canzone per canzone, il vestito e gli elementi accessori più adatti. Con Le Nozze Chimiche, pur in un quadro unitario, ogni brano è una sorta di microcosmo in cui confluiscono riferimenti stilistici e decorativi sempre un po’ diversi.

GC: Come ci siamo incontrati Fabrizio non poteva spiegarlo meglio di così. Voglio aggiungere che il suo lavoro è stato prezioso: lui ha la capacità di leggere e vestire la canzone come pochi, ha una visione della musica che va oltre il provincialismo e i limiti dell’italiota medio. La sua è una visione da produttore internazionale.

Videoclip LE NOZZE CHIMICHE – “ Viaggio di non ritorno”

In Viaggio di Non Ritorno ci sono echi di un certo mood lieve e colto degli 80s, la lezione di Franco Battiato. L’introspezione pop è ancora possibile?

GC: Hai colto nel segno citando Battiato. Abbiamo cercato un mood colto e lieve che si intreccia e sposa in maniera equilibrata la forma canzone. È un lavoro e una modalità di operare che con il tempo è sparita. Trovo che più ci si allontana dagli anni 80, più si semplifica la forma canzone. Io non so se sia possibile o meno l’introspezione pop, sicuramente la musica come altre forme di espressione è diventata usa e getta. Tuttavia, oggi come oggi cerco di non pormi il quesito: personalmente cerco bellezza, complessità e qualità, unici scopi possibili e raggiungibili.

FM: Viaggio di Non Ritorno è probabilmente il brano più “dritto” fra quelli del progetto, e nel modo in cui è venuto fuori si lega ad una solida tradizione electro-pop, dove effettivamente le parole “lieve” e “colto” si sono spesso incontrate, sia a livello testuale che musicale. A me piace talvolta giocare con i contrasti e dunque inserire, in un contesto essenzialmente pop, elementi inaspettati – come nel ritornello – o l’ascesa tonale potenzialmente infinita del finale. Da ascoltatore di dischi, le cose che mi colpiscono sono quelle che offrono più “livelli di ascolto”.

Fabrizio Massara
Fabrizio Massara

“5” è il primo LP di Le Nozze Chimiche: quando uscirà l’album, e che disco sarà?

GC: Il disco esce a maggio, e non vedo l’ora di farvelo ascoltare!

FM: Le Nozze Chimiche è un progetto di canzone elettronica, che tocca diversi aspetti di questo ambito. Si va da brani più quadrati e tirati come il singolo già uscito di cui sopra, ad altri che escono dalla tipica forma canzone, a rarefazioni ambientali, cavalcate kraut, beat lenti e ipnotici e altro che scoprirete.

Noi Sentimental Dancers siamo soprattutto interessati ai ricordi autentici legati a un brano: attimi di filosofia, tristezza, rimpianto, felicità improvvisa, canzoni luccicanti di gioia e malinconico dolore, a volte insieme. Qual è la vostra song 80s del cuore, e a quale ricordo è legata?

FM: Scelgo un ricordo personale: 1983, io che avevo 10 anni, mio padre che mi porta il 45 giri di “Vamos a la playa” dei Righeira, che gli avevo chiesto in vista di una sua trasferta in città. Io che lo inizio a suonare a ripetizione in uno di quei vecchi giradischi Geloso a valigetta, credo dei primi anni ’70. Cercando di imparare quelle parole esotiche e misteriose, scoprivo tutto quel mondo sonoro che vi si celava dietro.

GC: Io ho qualche anno in meno di Fabrizio e degli 80s ho ricordi legati ad una canzone in particolare, “Samurai” di Michael Cretu. Ricordo che per ascoltarla telefonavo ad una radio locale, che puntualmente mi accontentava radiotrasmettendola. Dovevo compiere ancora sette anni, era il 1985.

E oggi, cosa vi piace ascoltare?

FM: Di tutto, come sempre. Prevalentemente musica straniera, quasi nulla di pop mainstream contemporaneo, tanta library music, una buona dose di musica “classica” e “contemporanea” (francesi e russi in particolare, dall’800 in poi), elettronica spesso molto vecchia ma cercando di tenere un occhio al presente (l’ambient giapponese anni ’80 di Hiroshi Yoshimura e compagnia, Caterina Barbieri, l’ultimo di Clark fra tanti altri) sprazzi di musica corale sacra, art-pop (Moses Sumney) e indie obliquo (Vanishing Twin).

GC: Oggi ho differenti tipi di ascolti, tanti generi diversi tra loro. Per svariati motivi è diventato difficoltoso ascoltare con quella intensità e freschezza che si aveva da giovanissimi. Grazie a Fabrizio ho conosciuto Lorn, fantastico, ho comprato l’ultimo dei Beirut, la mia fidanzata mi ha regalato l’ultimo dei Depeche Mode e dei Blur. I miei gusti si spostano tra la canzone d’autore italiana De Andrè, Dalla, Tenco, Graziani, alla classica, al Nu folk, all’elettronica. Amo la semplicità, cerco la qualità sempre e comunque.

Ringraziamo Giuseppe e Fabrizio. Siamo sicuri che “5” si rivelerà uno degli ascolti più sorprendenti e appassionanti del 2024.

Un altro pop è possibile, e Le Nozze Chimiche è qui a dimostrarlo.

 

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Giuseppe Chimenti: ha militato in numerose band romane come chitarrista fino al 2009, anno del suo debutto solista come Modì con l’EP Odio l’estate, stampato in vinile in tiratura limitata dal Circolo degli artisti. Sempre col progetto Modì ha pubblicato tre LP: “Il suicidio della formica” (2012), “Testa di balena” (2017), e “Tsunami” (2021), prodotto da Fabrizio Massara dei Baustelle.

Fabrizio Massara: suona e programma strumenti elettronici. È uno dei membri fondatori dei Baustelle ed ha scritto musiche e arrangiamenti per vari brani sui primi tre album della band toscana.

Ha collaborato con Amerigo Verardi, Federico Fiumani ed altri artisti. Ha prodotto Tsunami, per Modì e 5, il primo album di Le Nozze Chimiche. Come DJ sui generis, recupera perle musicali nascoste sotto l’alias Cartoline Sonore e cura ANR (https://audionewsroom.net), blog di tecnologie musicali.

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