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Vi presento il signor (e la signora) Burns

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Burns
Chi non è mai stato colto da un desiderio irrefrenabile di ballare ascoltando “You Spin Me round (Like A Record)” dei Dead or Alive… o è un ladro o è una spia, come diceva un’altra canzone cult di quel periodo.

Esplosi dal nulla nell’anno di grazia 1985, i Dead or Alive erano più o meno un gruppo di musicisti senza nome coagulati attorno alla straripante personalità di Peter Jozzeppi Burns, detto Pete. Madre ebrea e padre inglese, cresciuto nell’atmosfera sempre stimolante della Londra anni ’70, Pete aveva fondato un paio di gruppi Gothic per poi dar vita nel 1980, ai Dead or Alive. Con loro aveva iniziato ad esplorare le sonorità new wave ed elettro-pop che all’epoca erano la frontiera della musica, coltivando nel frattempo la sua personalità ambigua e quell’immagine androgina che nel video di You Spin Me Round emergono in maniera dirompente.

La perfezione ipnotica del singolo, la faccia da simpatico mascalzone di Burns, agghindato da pirata con tanto di benda (due decenni prima di Pirati dei Caraibi…), e gli scandalosi ammiccamenti a contesti gotici, satanici e omosessuali resero irresistibili il disco e il video, che non a caso anche a distanza di tre decenni restano fra i più evocativi e più trasmessi di quel periodo.

Se il disco è uno di quelli che sembrano immuni alle insidie del tempo, Pete ha inevitabilmente dovuto fare i conti con il passare degli anni. Sposato dal 1978 al 2006 con la sua parrucchiera, si è poi separato per unirsi civilmente col suo compagno, solo per separarsi (sempre civilmente) nemmeno un anno dopo.

Video originale dei Dead Or Alive - You spin me round (like a record)

Nel frattempo ha finalmente capito cosa voleva essere: un uomo con la faccia da donna (o una donna con il corpo da uomo, scegliete voi). Non avendo più imbroccato mezza hit, Ha cercato di salvarsi dal congelatore in cui finiscono tutte le meteore cercando di reinventarsi in continuazione: col risultato che di quella faccia da simpatico mascalzone non resta più nulla.
Il buon Pete ha fatto a gara con Mikey Rourke per chi combinava più disastri con la chirurgia estetica, vincendo alla stragrande grazie a una serie di interventi e contro-interventi dai risultati agghiaccianti. Con un seguito degno di un film di Lynch, quando nel 2007 Burns ha fatto causa (per un milione di sterline) a due chirurghi estetici gemelli (italiani), accusandoli di avergli rovinato le labbra e dissestato le finanze nel tentativo di rimediare al disastro.

Nel frattempo Pete aveva avuto un insperato nuovo momento di gloria, partecipando per la TV inglese all’edizione 2006 di “Celebrity Big Brother“, uno dei molti spin-off del Grande Fratello. Difficile dire quanti degli spettatori si ricordassero davvero di lui, ma i suoi modi eccentrici e sfacciati lo resero immediatamente popolare anche tra i ragazzini: al punto che You Spin Me Round, pubblicata di nuovo (senza il suo consenso) raggiunse di nuovo la UK Top 5.

Contento, Pete? Macché: Burns si è subito lamentato, dicendo che era “come mettersi un grembiulino da scuola elementare a 46 anni“.

Ma perché, vestirsi da pirata a 25 invece è figo?

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