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Canzoni “Fantastiche“!

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Fantastiche
Canzoni “Fantastiche“!
Esegesi ed interpretazioni critiche di un decennio di sigle di uno dei programmi televisivi più iconici degli anni ´80!

Fantastico è un programma che nasce nel 1979 da un’idea di Enzo Trapani. Un contenitore per la prima serata del sabato sera, e da abbinare alla vendita dei biglietti della Lotteria Italia.

Un programma per alimentare sogni e fantasie di un paese che voleva scrollarsi di dosso gli Anni di Piombo.

Caleidoscopio di colori, atmosfere tra discoteca e luna park. L’orchestra, gli specchi, i balletti, i quiz. Insomma tutto quello che poteva rappresentare il divertimento made in Italy.

Un giovanissimo Beppe Grillo come conduttore, accompagnato da Loretta Goggi. E poi ancora la Raffaella Nazionale quando il successo del programma divenne travolgente.
Per poi raggiungere l’apoteosi con il Pippo “Re di tutti i Presentatori“, nel 1984.

Il formato si mantenne abbastanza simile a se stesso. Cambiarono gli interpreti e non mancarono i momenti di polemica (Renato Zero che nel ’83 se ne andò a metà percorso sbattendo la porta, la battuta di Grillo sui socialisti nel 1986), pur mantenendo costante un appeal assoluto. Con punte di 20-25 milioni di spettatori a puntata.

E ́ interessante, e di questo parleremo, seguire lo sviluppo e l’avvicendarsi delle sigle delle varie edizioni di Fantastico, per leggere, insieme ad esse, come stesse cambiando anche l’Italia. Di come stessimo cambiando anche noi.

Fantastico.
Stagione televisiva 1979-80.
Sigla televisiva: Disco Bambina (Heather Parisi).

“Disco disco dove io, sono veramente io è fantastico. Superfantastico
E la dimensione che mi fa vivere con te l’avventura che c’è dentro di me.
Disco disco per magia, chiudo gli occhi e volo via come Peter Pan e come Superman.
C’è la musica che va ballo ballo sono già nel mio viaggio per la felicità.“

Una italo-americana di 19 anni (davvero una “bambina“) porta un vento di spensierata allegria e dell´energia del mondo delle discoteche, il luogo “dove io sono veramente io“ anticipando forse l´edonismo del decennio a venire.

L’Italia ha negli occhi e nella fantasia l’America dei super eroi, di Peter Pan eterno fanciullo. Curiosa coincidenza. Anche Edoardo Bennato – a pochi mesi di distanza, nel 1980 – lancerà un 45 di successo dedicato alla fiaba disneyana. Il rock di Capitan Uncino, nel quale abbiamo a che fare con la mitologia di Peter Pan.

Fantastico 2
Stagione televisiva 1980-81.
Sigla televisiva: Cicale (Heather Parisi).

E le cicale..Cicale, cicale, cicale. E la formica invece non cicale mica
Automobili, telefoni, tivù Nella scatola del mondo io e tu
Per cui la quale Cicale, cicale, cicale“

Dopo anni di crisi petrolifere, di austerità che ci ha obbligati ad essere come pazienti e parsimoniose formichine, ecco la celebrazione della vita serena, spensierata e spendacciona. Era arrivato il momento di essere cicale e non piú laboriose formichine!

Nella stessa edizione, Fantastico lanciò un’altro successo di ispirazione animale, e che rimase scolpito nella memoria degli italiani. Questa volta non si parlava di cicale ma di paperi: “Il ballo del Qua Qua“ di Romina Power!

Fantastico 3
Stagione televisiva 1981-82.
Sigla televisiva: Ballo Ballo (Raffaella Carrà).

“Ballo, ballo, ballo saliva zero, Ballo, ballo, ballo sono un guerriero.
Pazza, pazza, pazza su una terrazza Che cosa c’è, cosa c’è (cosa c’è)
Ballo, ballo, ballo da capogiro, Ballo, ballo, ballo senza respiro
Ballo, ballo, ballo m’invento un passo, Che fa così, fa così, (fa così)“

Nel più tipico stile Raffa, il testo più che lanciare messaggi (più o meno impegnati e impegnativi) vuole accompagnare la musica ed i passi di danza della bionda più famosa d’Italia. Stiamo iniziando a volare alti nella inebriante leggerezza degli anni Ottanta!
Sigla finale del programma: “Soldi“ di Renato Zero… qualcuno ha ancora dei dubbi?

Fantastico 4
Stagione televisiva 1983-84.
Sigla televisiva: Ceralacca (Heather Parisi).

https://www.youtube.com/watch?v=8-t-qiuMeIA

“Bocca a bocca con te, ti sigillo tipo ceralacca. Io lo so, tu lo sai, è una coppia che non scoppia mai.
Cacio e Maccheroni, minigonna e pantaloni. Non ci staccheremo mai.
A.B.C. Kiss me ceralacca. Toast e cappuccino, dentifricio e spazzolino. Non ci staccheremo mai.“

Gli italiani purtroppo non rimasero incollati allo schermo tipo Ceralacca. La quarta edizione del programma venne sorpassata negli ascolti da una arrembante concorrenza: “Premiatissima“ di Canale5. E Viale Mazzini venne presa alla sprovvista.

Fantastico 5
Stagione televisiva 1984-85.
Sigla televisiva: Crilù (Heather Parisi).

“Muoviti Crilù che il tuo tempo vola via. Diventa star nel tuo video video video
Oh Crilù, Risciacqua l’acqua asciuga i sogni tuoi. Oh Crilù. Il mondo è tuo se lo vuoi
Oh Crilù. E corri corri, non fermarti più. Vai Crilù“

Chi, se non Pippo Baudo, poteva rimettere in carreggiata il programma e guidare l’ammiraglia del Sabato sera verso porti sicuri ed il successo del pubblico?

La canzone sigla del programma più che per il testo, metteva in primo piano una Heather Parisi più matura, più seducente che riuscì a riportare il sabato di rete uno a dominare la scena.

Fantastico 6
Stagione televisiva 1985-86.
Sigla televisiva: Sugar Sugar (Lorella Cuccarini).

“Ha lo sguardo di chi va, di chi non ritornerà ma non lascia cicatrici nel mio cuore.
Insieme a lui perciò mi lancerò, e il paracadute certo non servirà
Verso il blu, respirando noi aria pulita, voglia di vita. Verso il blu, galleggiando noi
Oh Sugar Sugar, sono dove vuoi“

Lorella. La nuova Raffa. Scoperta e lanciata da Pippo, canta un amore che non ha paura di volare e che non ha bisogno di paracaduti. Non teme di essere abbandonato né di restare ferito. Siamo in pieni anni 80. Inarrestabili. Pieni di sogni e nei quali l’amore é libertá!

Fantastico 7
Stagione televisiva 1986-87.
Sigla televisiva: Tutto Matto (Lorella Cuccarini).

“Se ancora hai voglia di volare. Sei tutto matto, sei con noi
Se ancora hai testa per giocare. Sei tutto matto, sei con noi
Se ti vien voglia di cantare, tra gente che non canta più e ti sai anche innamorare
Sei tutto matto, ma mi piaci tu“

Lorella tocca di nuovo le corde del volo e dell’amore. Sulle note di una pianola elettronica molto anni ottanta che da Video Killed the Radio Stars in poi ci accompagnerà per tutto il decennio.

Che edizione, comunque, quella dell’86! Pippo più due vallette, due ballerine; la bionda e la bruna. Il modello che sará poi anche di Arbore in Indietro Tutta, di Ricci in Striscia la Notizia (le Veline nascono nel 1986).

É l’edizione degli sketch provocatori: il Trio marchesini lopez solenghi che scatenò l’ira degli Ayatollah, la battuta di Grillo con la telefonata in diretta di Celentano…E´ l’edizione nella quale Pippo attacca frontalmente Enrico Manca direttore di rete nel corso dell´ultima puntata..

Insomma..tanto disse e tanto fece Pippo, che persino Canale 5 dovette cancellare dalla programmazione dopo una pesante caporetto di ascolti. Contro Pippo non c’era partita!
Che lenza, il buon Pippo!

Fantastico 8
Stagione televisiva 1987-88.
Sigla televisiva: L´ultimo gigante (Adriano Celentano).

Era un giorno gelido d’inverno quella notte, che circondò di buio quel famoso pomeriggio
Il freddo penetrava fino dentro le calzette

Incipit meraviglioso. Per poi proseguire la narrazione con:

Dai vetri l’ombra di un 78 giri bussa alla mia porta, dicendo d’esser l’ultimo gigante ormai in estinzione. E zoppicando, col passo da vecchio, rotolò nella mia stanza, e si sdraiò su un giradischi spento, spento
“Se vuoi sapere la tua storia, accendi e fammi girare” Mi disse il vecchio 78 con aria sufficiente
“E scoprirai che in fondo alle mie valli c’è tutta la tua forza. Io sono quello che tu sei sempre stato dal giorno che sei nato

Qui c´é tutto Adriano. Che in una edizione scandita da pause, silenzi, inviti a boicottare i referendum, il molleggiato grida con forza che per non perdersi nella vaquità e nella superficialità della musica “che gira intorno“ (come ebbe a dire Fossati già dall’83) occorre aggrapparsi alle radici. E le sue radici affondano ben salde nel vecchio rock and roll. Quello dei 78 giri…
In altre parole, il grido disperato di chi, alle melodie orecchiabili generate da qualche sintetizzatore, preferiva le valli di vinile dell’ultimo gigante.

Fantastico 9
Stagione televisiva 1988-89.
Sigla televisiva: Buon appetito all´italia che va (Enrico Montesano).

“Chi mangia lo spaghettino con il pomodorino e col peperoncino, pure se brucia un pó.
Davanti a una mangiata e una bevuta, a tavola l’italia é tutta unita.
Buon appetito all’italia che va.. così cosà .. ma intanto va“

Canzonetta a metá tra La societá dei Magnaccioni e La vita é tutta un Quiz (senza peró l´ironia Arboriana). Una narrazione un pó stanca di una Italia che va (come la nave di Fellini, parafrasato poi anche da Craxi), e della unitá risorgimentale ritrovata a tavola. Avendo una artista come Anna Oxa alla conduzione, si sarebbe potuto osare qualcosa di piú…Peccato.

Fantastico 10
Stagione televisiva 1989-90.
Sigla televisiva: Prossimamente qui (Gianni Ferrio. Orchestra E. Coro).

Un remake di una edizione di Canzonissima del 1968. Doveva essere un omaggio al cinema italiano (un pó in affanno al botteghino).

Un coro di artisti ed attori che non lasciarono però alcuna traccia di se nella storia delle sigle di Fantastico.

Fantastico 11 – o Fantastico 90
Stagione televisiva 1990-91.
Sigla televisiva: Navigando Navigando (Vari.).

“La tua stella va. Ma un giorno la vedrai.
Navigando navigando, inseguire un cuore vagabondo.“

Di nuovo un coro anonimo. Un balletto. La stanca ripetizione del format vecchio oramai di 10 anni. Neppure Pippo seppe invertire la rotta della trasmissione che navigando, navigando naufragó tra polemiche (Marisa Laurito), forfait (la Cuccarini disse no all´ultimo momento) e un Jovanotti che con il suo “Ciao Mamma“ hit dell’estate chiudeva un decennio di Fantastici salutando la mamma e gli anni 80.

Ci saranno altre 3 edizioni, prima che a Viale Mazzini prendessero la decisione di chiudere il sipario su di una stagione, un decennio, durante il quale il sabato sera, a casa, l’Italia si guardava allo specchio e sognava di essere qualcos´altro.

Qualcosa di luccicante, qualcosa di divertente, qualcosa di bello.. qualcosa Fantastico.

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