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Gianluca Vialli, ex “fromboliere” di Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e Nazionale

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Il 2023 si è aperto con la scomparsa, in quel di Londra, di Gianluca Vialli, piegato lo scorso 6 gennaio da un tumore al pancreas contro il quale aveva coraggiosamente combattuto fin dal 2017: l’ex attaccante della Nazionale aveva cinquantotto anni.

Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Vialli fu uno dei migliori centravanti degli anni Ottanta e Novanta del XX secolo: dopo gli esordi con la Cremonese proprio negli “eighties” (1981-1984), arrivarono la “consacrazione” alla Sampdoria (1984-1992), la militanza nella Juventus (1992-1996) e la conclusione di carriera da giocatore fra le fila della compagine inglese del Chelsea (1996-1999).

Appunto al Chelsea ebbe inizio la sua avventura da tecnico (1998-2000, dal febbraio 1998 fino al termine dell’annata 1998-’99 nella duplice veste di allenatore-giocatore), che lo vide successivamente (stagione 2001-’02) sulla panchina del Watford (altro club albionico).

All’attivo anche 59 presenze e 16 reti con la Nazionale Italiana (della quale fu in tre occasioni capitano) nel periodo 1985-1992 e 21 gare e 11 goal con la rappresentativa azzurra Under 21 (1983-1986): con la selezione A partecipò a un Europeo (Germania Ovest 1988, raggiungendo le semifinali) e a due Mondiali (Messico 1986 e Italia 1990, rispettivamente fermandosi gli ottavi di finale e conseguendo il terzo posto), mentre da “azzurrino” raggiunse le semifinali dell’Europeo di categoria nel 1984 e la finale della medesima kermesse nel 1986.

Da non dimenticare i successivi impegni quale commentatore tecnico dell’emittente televisiva Sky (brillando per competenza e per pacatezza) e quale capodelegazione della Nazionale Italiana: in quest’ultimo ruolo fu tra i protagonisti (anche a livello umano) del trionfo a Euro 2020 degli Azzurri guidati dal suo fraterno amico Roberto Mancini, con il quale festeggiò con un commovente abbraccio il titolo continentale conseguito nella storica notte dell’11 luglio 2021, gesto destinato a restare nella memoria collettiva come uno dei simboli di quella straordinaria impresa sportiva.

Il suo palmarès da calciatore annovera una Coppa dei Campioni/Champions League (Juventus 1995-’96), una Coppa delle Coppe (Sampdoria 1989-’90), una Coppa UEFA (Juventus 1992-’93), due campionati italiani (Sampdoria 1990-’91 e Juventus 1994-’95), quattro Coppe Italia (Sampdoria 1984-’85, 1987-’88 e 1988-’89; Juventus 1994-’95), due Supercoppe Italiane (Sampdoria 1991 e Juventus 1995), una promozione in Serie B (Cremonese 1980-’81, vincendo il girone A della Serie C-1), una promozione in Serie A (Cremonese 1983-’84), una Coppa d’Inghilterra (Chelsea 1996-’97) e un titolo mondiale militare (Italia 1987).

Da allenatore-giocatore, invece, si registrano una Coppa delle Coppe (Chelsea 1997-’98), una Coppa di Lega Inglese (Chelsea 1997-’98) e una Supercoppa Europea (Chelsea 1998), mentre da allenatore una Coppa d’Inghilterra (Chelsea 1999-2000) e una Charity Shield (la Supercoppa Inglese, conseguita con il Chelsea nel 2000).

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