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I ragazzi della 3ª C e il Mundialito

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Mundialito
Uno dei “cult” degli anni Ottanta è sicuramente I ragazzi della 3ª C, telefilm andato in onda per tre stagioni (dal 1987 al 1989) sull’emittente Italia 1.

Fenomeno di costume, tale opera è ambientata in quei “ruggenti” anni, menzionandone anche fatti, usi, costumi e consumi: appunto in riferimento a un appuntamento quasi fisso di quel periodo si può notare un errore.

Tale inesattezza è presente nell’undicesimo episodio della seconda stagione (trasmesso per la prima volta il 22 marzo 1988 da Italia 1), intitolato “Gli esami di maturità”.

La puntata in questione è incentrata sugli esami, ai quali prendono parte i ragazzi in questione più (da privatista) il commendator Camillo Zampetti (interpretato da Guido “Dogui” Nicheli), padre dell’alunna Sharon Zampetti (Sharon Gusberti). Giunto il momento della decisiva prova orale, l’eterno ripetente Enrico “Chicco” Lazzaretti (Fabio Ferrari) viene accolto dal professore di italiano (Antonio Allocca) con l’ironica frase: «Lazzaretti, anche quest’estate ci troviamo qui puntuali come il Festivalbar e il Mundialito».

Per quanto riguarda il Festivalbar (manifestazione canora annuale organizzata dal 1964 al 2007), il professore non sbaglia.

Cade, invece, in errore relativamente al Mundialito, competizione calcistica estiva a inviti a cadenza biennale organizzata dal 1981 al 1987 (a eccezione del 1985).

Ufficialmente denominata Coppa Super Clubs, Coppa Supermondiale Clubs o Coppa delle Stelle, la kermesse divenne nota semplicemente come Mundialito per Club e Mundialito: organizzata dall’emittente televisiva Canale 5 negli anni Ottanta, fu una manifestazione a inviti (quindi non ufficiale, benché di grande richiamo mediatico) aperta (almeno per la prima edizione) alla partecipazione di compagini vincitrici di almeno un’edizione della Coppa Intercontinentale.

In sostanza, il Mundialito consistette in un torneo strutturato su un girone unico composto da cinque titolate compagini, con tutte le gare da disputarsi allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano: grazie alla copertura televisiva, il torneo riscontrò grande interesse, ma il fatto d’essere organizzato a inviti e non in base al merito sportivo impedì (e impedisce tuttora) il riconoscimento quale competizione ufficiale.

Tuttavia, è indubbio che tale kermesse sia consistita in uno dei tanti “cult” degli anni Ottanta, anche per il fatto che nell’Albo d’Oro fanno bella mostra i nomi delle tre grandi del calcio italiano: Inter (vittoriosa nel 1981), Juventus (1983) e Milan (1987).

Comunque, l’errore nel telefilm è evidente, poiché la competizione in questione non ebbe mai cadenza annuale.

La domanda sorge, quindi, spontanea: l’errore fu veramente tale oppure fu “cosa voluta”?

Alla luce della grande passione (e competenza) calcistica dell’attore Fabio Ferrari (noto tifoso laziale), è più che logico propendere per la seconda ipotesi.

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