Home Disco & Dischi Il lato orale di Cicciolina e Moana

Il lato orale di Cicciolina e Moana

1834
Cicciolina e Moana
Gli anni 80 sono stati anni di vero cambiamento, di modernità, spensieratezza e certamente anche trasgressione!

Basti pensare a programmi come Colpo Grosso o a video clip musicali come Relax dei Frankie goes to Hollywood o alla nostrana Sabrina Salerno che con Boys fece impazzire mezzo mondo.

In Italia però, quando si parla di trasgressione anni 80, si finisce sempre col tirare in ballo due ragazze che si sono dedicate al mondo dell’erotismo e che sono diventate delle vere icone della cultura pop, Ilona Staller in arte Cicciolina e Moana Pozzi.

Entrambe con i loro corpi e i loro film hanno fatto sognare migliaia di italiani e sono così diventate il simbolo della pornografia made in Italy.

Durante la loro carriera cinematografica Ilona e Moana si sono dedicate a vari progetti differenti, tra i quali anche alla discografia. Attraverso il loro lato orale, gemiti, voci sexy, testi provocanti, si è cercato di portare il porno nella musica e il legame si sente eccome.

Oggi quindi ci destreggeremo tra canzoni ad alto contenuto erotico.

Ilona Staller, giovane ragazza ungherese, ad inizi degli anni 70 dopo essersi sposata con un italiano, si trasferisce nel belpaese. Arrivata a Roma, il matrimonio va a rotoli e decide di cercare fortuna nel cinema. Le vengono affidate delle piccole particine in alcuni film, ma molto spesso non viene nemmeno citata nemmeno nei crediti.

La carriera cinematografica stenta a decollare, ma la svolta avviene nel 1973, quando conosce Riccardo Schicchi, tra i due nascerà un rapporto lavorativo e sentimentale, che porterà Cicciolina a diventare una delle star dell’Hard Italiano. Una lunga carriera, ramificata in vari campi, attrice (pornografica e non solo), produttrice, regista, scrittrice, soubrette televisiva, politica e cantante.

A fine anni 70 con l’inizio della filmografia erotica, la bella ungherese decide di puntare anche sulla musica. Il primissimo singolo di Ilona Staller viene pubblicato nel 1978, si tratta del 45 giri Voulez vous coucher avec moi?, brano che non ha bisogno di presentazioni e traduzioni, la versione di Ilona è una vera e propria orgasmo song miscelata ad una favola sonora.

La cover nasce dopo il successo della trasmissione radiofonica omonima che andava in onda sull’emittente romana Radio Luna, dove Cicciolina, dispensava suggerimenti ad ascoltatori arrapati, ribattezzati “Cicciolini”.

Inizia il successo ed arrivano le serate nelle discoteche capitoline nelle quali Ilona porta per la prima volta in Italia il nudo integrale in un locale pubblico.

Sempre nel 1978, arriva la collaborazione con un’icona della comicità italiana, Franco Franchi.

Cappuccetto Rosso scritto dal comico palermitano, ci racconta la storia di Cappuccetto Rosso, ma sotto un altra veste. In un brano orecchiabile e delicatamente carico di malizia, Franco Franchi interpreta la parte del lupo arrapato, mentre Ilona Staller un’innocente Cappuccetto Rosso che respinge le sue avance.

L’anno successivo, nel 1979, arriva il suo primo album, dal titolo Ilona Staller, pubblicato dalla RCA. La copertina iconica vede Ilona “vestita” con dei semplici veli, lasciando poco spazio all’immaginazione.

Le sonorità che ritroviamo nel LP sono tipiche del periodo di fine anni 70.

L’album contiene ben 4 cover e altri 5 pezzi scritti per l’occasione, che spaziano da brani disco come il singolo I Was Made For Dancing e le ballate molto erotiche ed ammiccanti, come Labbra e Più su sempre più su, musiche che ritroveremo poi anche nel film Cicciolina Amore mio, autobiografia erotica uscita nello stesso anno, per aiutare la promozione del disco.

https://www.youtube.com/watch?v=AR6_PqHsFwo

Questo album contiene un brano scritto ed arrangiato dal maestro Ennio Morricone, Cavallina a cavallo (erroneamente indicato sul vinile come Cavallina cavallo).

Viene utilizzato per la colonna sonora del film italo-giapponese Dedicato al Mar Egeo nel quale la bella ungherese interpreta la protagonista. Di Cavallina a Cavallo esiste anche un rarissimo 45 giri pubblicato solo in Giappone.

https://www.youtube.com/watch?v=PrJYfi3EX0U

Negli anni successivi, la RCA continua a promuovere Ilona come cantante, escono infatti due singoli dal sapore estivo, Buone vacanze del 1980, che ottiene un buon successo anche in Spagna e Ska skatenati del 1981 entrambe scritte da Claudio Fontanae Angelo Valsiglio, autore fra l’altro di I ragazzi che si amano dei Collage ma soprattutto di Gente come noi di Ivana Spagna e La solitudine di Laura Pausini.

https://www.youtube.com/watch?v=VNB8hVZDrrE

Durante gli anni 80, Ilona Staller è sempre più affermata nella scena cinematografica Hard, è nota a tutti con il suo nome d’Arte Cicciolina e il mondo dell’erotismo influenza fortemente anche le successive produzioni, che diventeranno sempre più esplicite.

Nel 1987 dopo essere stata eletta con 20.000 voti come parlamentare tra le file del Partito Radicale guidato da Marco Pannella, all’apice della popolarità Ilona Staller torna ufficialmente alla musica con Muscolo rosso, un LP di porno-pop.

A causa dei contenuti molto espliciti presenti nel testo, il 45 giri di Muscolo rosso viene pubblicato solo in Francia, dove Ilona si esibice anche in vari programmi tv.

L’LP invece vede la luce solo in Spagna, esso contiene varie cover e ballate come Russians di Sting, Satisfaction dei Rolling Stones con un testo molto provocante. La title track però rimane sempre un grande classico, che non lascia nulla alle allusioni.

Altro album post Muscolo rosso è Sonhos eróticos, pubblicato solo in Brasile nel 1988, Cicciolina fa bella presenza sulla copertina e compare in due brani del LP. In Ungheria invece viene distribuita la cassettina Kebelbarátság, raccolta di brani erotici cantati dalla stessa Ciciolina.

Negli anni successivi seguiranno numerosissime registrazioni di brani che rimarranno inediti o quasi e che oggi sono delle vere chicche per gli appassionati, come il 12″ picture disc San Francisco Dance pubblicato in una tiratura limitatissima nel 1989.

Un vero e proprio prodotto erotico che vede raffigurata Cicciolina su entrambi i lati del disco. Uno dei brani più riusciti di Cicciolina in vero stile dance italiana. Tre brani, rigorosamente in lingua inglese, come italo disco comanda, San Francisco Dance è di sicuro uno dei brani più commerciali di Ilona, un bel giro di Synth e una melodia tutta da ballare e contenuti espliciti che sono quasi del tutto assenti.

https://www.youtube.com/watch?v=l6jZDdpfqJI

Nel lato B però torna la Cicciolina provocatrice, My Sexy Shop, ci riporta al porno-pop di Muscolo Rosso, una musica spensierata con un ritornello che ci invita ad entrare nel Porno Shop della star dell’eros.

Sempre nel lato B troviamo Living in My Paradise, quasi una ninna nanna, dove Ilona con un inglese maccheronico, ci culla e ci fa vivere un viaggio nel suo mondo magico.

L’ultima partecipazione in un disco per Cicciolina risale al 1990 quando i Sol Niger campionano i gemiti della pornostar per la loro Carnal Desire anche se troviamo il volto della superstar italo-ungherese sulla copertina e nel video per il singolo dei Pop Will Eat Itself Touched By The Hand Of Cicciolina, creato in occasione dei Mondiali Italia 90.

Una carriera di film erotici e non solo quindi, Ilona si è dedicata anche molto alla musica, ed è riuscita a dare quel tocco che mancava, quel pizzico di erotismo, riuscendo a portare un po dei suoi film e della sua femminilità all’interno dei suoi brani.
Non mancate la prossima puntata, parleremo della collega Moana Pozzi….

MOANA POZZI

A fine anni 80 anche l’amica Moana Pozzi tenta la carriera porno musicale.

Moana, genovese di nascita, ad inizio anni 80 tenta la carriera cinematografica, recandosi a Roma. Arrivano le prime parti in commedie erotiche e i primi film per adulti sotto pseudonimi vari, il tutto mentre conduce contemporaneamente un programma per bambini su Rai 2.

Alla Rai questa doppia vita non va giù e decide si allontanarla dalla conduzione del programma. Ed è qui che entrano in gioco Riccardo Schicchi e Ilona Staller, che nel 1986 arruolano Moana Pozzi nella loro agenzia del hard Diva Futura.

Una donna bella ed elegante, lontana anni luce dai canoni del mondo della pornografia dell’epoca, che in seguito forse la porteranno ad un’uscita di scena improvvisa e prematura. Nel 1994, la scomparsa di Moana, lascia mille interrogativi e molti hanno parlato di lei, cercando nelle sue opere e libri qualcosa che portasse ad una verità. Un’artista che probabilmente si sentiva fuori posto, soffocata da tutto quel successo, forse non lo sapremo mai, ma le rendiamo omaggio oggi parlando della sua discografia.

Dal momento della recluta presso l’agenzia Diva Futura, gli impegni per Moana sono moltissimi, si divide tra set di film per adulti e gli impegni televisivi, tra tutti L’araba Fenice. Con la collega Ilona Staller entra nel mondo politico fondando il Partito dell’Amore.

In mezzo a tutti questi impegni la giovane Moana incide almeno una quindicina di canzoni, che molto spesso erano usate come colonna sonora dei suoi film o spettacoli. Solo un paio vennero pubblicati in maniera ufficiale ed oggi sono diventati dei veri cimeli per i collezionisti.

Il primissimo singolo accreditato a Moana è Sublimation, brano tratto dallo show del 1987 Sesso Telecomandato. Una forte base di pianoforte dove di odono delle voci con molto appeal erotico.

Non si è certi se davvero Moana cantasse in questo brano, il primo pezzo cantato dalla genovese è Amore Tossico del 1987 dove siamo trasportati in un’atmosfera notturna e maliziosa.

Woman In Your Life invece è una ballata ibrida cantata in italiano che possiamo ritrovare nel film I vizi segreti degli italiani quando credono di non essere visti del 1987.

Uno dei brani più utilizzati nei suoi lungometraggi è Impulsi di sesso, lo sentiamo infatti in Diva Futura, Fantastica Moana, Tutte le provocazioni di Moana. Un incrocio dance-rock dove Moana mostra una vocalità aggressiva che può ricordare una Loredana Bertè.

Continuando con brani dance ed elettronici proseguiamo con Autostop, in cui continui effetti sonori di automobili si alternano a synth e alla voce della nostra Moana.

Altro pezzo fedele alle sonorità anni 80 è Rocky, un funky-dance ricco ti tastiere e con un ritornello discutibile.

Tra molti brani sconosciuti e senza successo ecco la vera chicca della discografia di Moana, ovvero Aeroplano telecomandato.

Brano molto elettronico, dove si respira l’aria di sigla di cartone animato con tanto di effetti laser, Il pezzo esplode definitivamente nel ritornello che si fa cantare: «Aeroplano telecomandato per fare adesso un po’ di sesso» Il singolo uscirà nel 1993 in Spagna.

https://www.youtube.com/watch?v=6T8LfQJL4nE

Altro grande successo musicale della Pozzi è Supermacho del 1989, viene addiruttura stampato un 12″ picture disc con la giunonica bellezza dell’attrice che straborda dai solchi. Il brano è un italo-disco nudo e crudo, ma con un ritornello molto canticchiabile. Il disco non venne mai distribuito ufficialmente, si parla di qualche centinaio di copie circolanti ed oggi è merce rara per i collezionisti.

Esiste anche una versione 7 pollici uscita in Ungheria, grazie alla Diva Futura, anche questa oggi introvabile.

In contemporanea all’uscita di Supermacho e Aeroplano Telecomandato, ecco anche il primo album di Moana, Impulsi di sesso, nome ripreso da uno dei precedenti singoli.

Il CD del quale ci sono pochissime info a riguardo, contiene inoltre Nuda, una cover di un brano di Mina ed anche Ti Amoana, brano dove vengono messi da parte i contenuti erotici, dando invece importanza alla femminilità di Moana e alla sua voce che si miscela ad un ritmo molto latino.

Questo brano verrà anche usato come sigla del programma di David Copperfield magico David.

Altra chicca dell’album è L’ultima notte, viene pubblicata in un 7″ in tiratura limitatissima dalla micro etichetta Lgo Music. Si tratta di una ballad erotico-romantica in pieno stile anni ’80 con tanto di sax.

Nel 1989 fu interpretata da Moana nella trasmissione II principe azzurro condotta da Raffaella Carrà.

Lato B de L’Ultima Notte è Let’s Dance, più divertente, ritmo decisamente ballabile con delle sonorità da tarda italo-disco che richiama i brani di Sabrina Salerno o Spagna.

In pochissimi anni di carriera, fino alla prematura scomparsa, Moana Pozzi tra fine anni 80 e inizio anni 90, è diventata un’icona italiana, tra film a luci rosse e palinsesti televisivi si è dedicata anche al canto.

I suoi brani non hanno ottenuto il successo sperato, ma la sua eleganza e la sua femminilità sono immortali e vivranno sempre nel suo ricordo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.