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Intervista a Gary Low

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Gary Low
Gary Low
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Gary Low tra i pionieri del genere italo disco all’inizio degli anni ottanta, ancora con tante sorprese da offrire ai suoi fan.

Ti diamo le chiavi della De Lorean per tornare negli anni 80, che anno scegli e cosa fai per prima cosa ?
1981… torno a conoscere la mia compagna di vita e rivivo quegli attimi con una maggiore intensità e consapevolezza e mi immergo nella sincera delicatezza, nel garbo e nella sicurezza di formare una futura bella famiglia.

Tu sei stato uno dei pionieri dell’Italo Disco, che effetto ti fa ?
Con il senno del poi, sono incredulo che ancora ci sia un universo tutto da scoprire dopo tutti questi anni, è un fenomeno celebrato in tutto il mondo, con schiere di fans entusiasti, desiderosi di riascoltare i miei successi e nondimeno di ascoltare nuove creazioni, vista la penuria odierna di belle melodie e di testi penetranti, un effetto inebriante ed appagante insieme.

Hai venduto tantissimi dischi, sei arrivato ad ottenere dischi di platino e hai avuto successo a livello globale, come hai vissuto e gestito il successo ?
L’ho vissuto con molta consapevolezza ed allegria visto che ho sempre avuto il desiderio di esprimermi tramite la musica e di condividere la mia allegria e spensieratezza tramite il canto ed il ballo.

La gestione è stata abbastanza complessa specialmente dal punto di vista pecuniario poiché mi sono imbattuto in personaggi poco onesti che hanno approfittato della mia inesperienza in materia … tutto quello che era rosa e brillante si è trasformato pian piano in un buio desolante.

Allo scoprire che qualcosa non andava nei rendiconti delle royalties che mi venivano corrisposte, il mio stato d’animo ne rimase molto ferito, di conseguenza intentai una causa alla mia produzione che dopo poco andò in bancarotta fraudolenta …tutti gli (amici) del momento sparirono insieme a tutti gli addetti ai lavori, come se chi chiese che gli venissero riconosciuti i propri diritti fosse un appestato da evitare a tutti i costi, (questo fu il male minore) avevo fortunatamente altri forti affetti che mi accompagnavano nelle mia strada.

Negli anni 80 hai aperto palestre (e si vede dal tuo invidiabile fisico), com’è nata questa esperienza ?
Ho sempre avuto un gran desiderio di aprire una mia palestra visto che mi allenavo già da anni, come ne è capitata l’occasione l’ho fatto ed è cominciata per me una nuova ed interessantissima esperienza, avevo l’occasione di imparare cose nuove e cominciai a studiare tecniche di allenamento con i pesi, presi i primi diplomi di istruttore e approfondii la biomeccanica degli esercizi, l’anatomia, la fisiologia etc.

Ebbi anche la fortuna di fare dei corsi di alimentazione per lo sport e di recupero motorio agli ultra ottantenni negli Stati Uniti dove rimasi tre mesi, fu una esperienza molto costruttiva e cognitiva, imparai anche a difendermi dalla vie brevi per raggiungere risultati impossibili in modo naturale, con gli anabolizzanti è tutto più facile ma anche molto più finto, un po’ come l’autotune oggi.

Parlaci del tuo nuovo disco e dei tuoi progetti futuri.
Questo è veramente un bel momento per me, sto creando nuove musiche, nuove melodie, nuovi testi anche in Italiano…nuove idee percorrono quelle strade che si erano improvvisamente interrotte e che credevo ormai chiuse definitivamente.

Per un creativo quale sono non avere più interesse nella musica e nell’espressione canora è stato molto avvilente tanto che avevo smesso anche di suonare e cantare per diletto, tale ere lo sconforto … ma insieme ai miei nuovi produttori ho ritrovato il gaudio del fare e mi sono immerso in questo nuovo progetto che prende spunto da una nuova tendenza nata da qualche anno in Corea del Sud la NEWTRO, che sta per NEW e RETRO messe insieme a formare un portemanteau, una parola nuova con un nuovo significato cioè l’idea di riproporre cose classiche con una veste moderna, ho quindi realizzato un medley dei miei tre brani più famosi racchiudendoli appunto in una veste molto più attuale dal titolo “MOVE YOUR BODY MOVE”, un invito a gioire e ballare uniti in un disco party come racconta lo stesso videoclip realizzato ed uscito qualche mese fa.

Di recente è appena uscito nelle più importanti piattaforme digitali anche un mio nuovo singolo dal titolo NIÑA, hit del 1985, che ho riarrangiato proprio con una nuova veste ricca di nuove sonorità.

Il risultato finale insieme ad un videoclip dedicato ha sorpreso piacevolmente anche me, questo mi conforta e mi aiuta ad andare avanti con la realizzazione di un progetto discografico più ampio che vedrà la luce nel 2024 e che conterrà vari remake dei miei brani più famosi e nuove canzoni realizzate appunto strizzando l’occhio a tempi odierni, alcune cantate in Italiano.

C’è un sogno che devi ancora realizzare ?
Ho il cassetto pieno di sogni … sono un creativo, quindi una fonte inesauribile di idee, illusioni e visioni, ma non mi manca niente!

Che consiglio daresti a un giovane per intraprendere la carriera di cantante ?
In primis di imparare a cantare, intonato e a tempo, di distinguersi da altri artisti nel vestire nel comportamento, (Sii la versione originale di te stesso, non la brutta copia di qualcun altro), di leggere bene i contratti che gli vengono sottoposti ed infine di non lavorare mai per la gloria, cioè “gratis” poiché gratis non ha valore … mai!

Cosa ne pensi della musica di oggi e dell’uso massiccio dell’autotune ?
Dipende di che musica parliamo: suonata da veri musicisti, cantata da veri cantanti, arrangiata da veri arrangiatori, etc. o di musica fatta da persone che non sanno quello che suonano, stonate, fuori tempo e condite con testi incomprensibili senza senso e fuori metrica …

Un esempio per tutti BRUNO MARS erede di James Brown, Prince, Michael Jackson, un talento straordinario mentore della buona musica, ben suonata, ben cantata, ben arrangiata etc.

Di contro pseudo artisti che hanno bisogno di un marchingegno digitale per intonare le più brutte melodie che abbia mai sentito, pieni di vanagloria e tracotanza, che resteranno miseramente nel dimenticatoio nel giro di poco e che purtroppo molti media e molte major promuovono facendosi complici di un triste decadimento dei costumi. Un po’ come alcuni corpi plasmati con gli anabolizzanti o con chirurgie plastiche mal riposte, capelli finti, ciglia finte, seni finti, labbra finte, glutei finti e chi più ne ha più ne metta!

Qual è il tuo disco del cuore ?
Uno solo ?

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