Il film del 1987 Missione eroica – I pompieri 2 è (al pari de I pompieri, del quale consiste nel sequel) uno dei lungometraggi maggiormente iconici della comicità degli anni Ottanta, anche (ma non solo) per i suoi illustri interpreti, tra i quali menzioniamo (a titolo esemplificativo ma affatto esaustivo) Massimo Boldi, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Christian De Sica, Teo Teocoli e Luc Merenda, rispettivamente nei ruoli dei vigili del fuoco Massimo “Max” Pirovano, Paolo Casalotti, Nicola Ruoppolo, Alberto Spina e Teo Pullini e del comandante John Carter.
In una scena di tale pellicola, Pirovano sprona Casalotti a reagire ai metodi dittatoriali di Carter, invitandolo a insultarlo faccia a faccia con l’epiteto “sifolott de menta”.
Ma in cosa consiste questo “sifolott de menta”?
Letteralmente corrispondente all’italiano “fischietto di menta”, esso è un epiteto milanese al 100% usato per indicare persone poco sveglie: il “sifolott” in questione si tratta di un lecca-lecca (tuttora in commercio) appunto a forma di fischietto, che ovviamente emette un suono solamente simile a quello di un vero zufolo (simile ma non identico, in quanto privo della pallina), ma per un periodo di tempo assai limitato, per via della sua progressiva consunzione.
Tuttavia, i giovani meno svegli si intestardivano a cercare di far emettere il suono anche a “fischietto” ormai non più funzionante: da qui il termine “fischietto di menta”, ove la menta è riferita all’unico gusto una volta disponibile.
Tale termine può essere o meno ritenuto offensivo, a seconda del contesto.