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Intervista a Vince Lancini – Scotch

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Vince Lancini
Abbiamo intervistato Vince “Scotch” Lancini è il cantante degli Scotch, un gruppo italiano e internazionale italodisco.

Ti do le chiavi della Delorean, puoi tornare negli anni 80, in che anno vai e cosa fai per prima cosa?

Allora rifarei tutto esattamente come l’ho fatto, avendo avuto la fortuna di aver avuto un collega come Fabio Margutti che è stato l’altro 50% degli Scotch, una persona affidabilissima, precisa, scrupolosa, avevamo lo stesso modo di ragionare e quindi direti che tutto sommato è andata bene così.

Cos’hanno rappresentato per te gli anni 80?

Per me sono stati gli anni nei quali sono riuscito a mettere in atto una parte musicale che non avrei mai potuto fare in un altro periodo. Anche considerando che sia io che Fabio veniamo da un altro mondo musicale, io vengo dal Progressive e Fabio viene dal Rock e Jazz.

In tanti dell’Italodisco hanno avuto un passato musicale ben diverso.

E siccome l’Italodisco non esisteva e ce lo siamo inventati noi tutti di quel periodo. E’ stata una opportunità che nel tempo ha avuto dei riscontri sempre positivi.

Secondo te perchè all’estero l’Italodisco ha continuato a funzionare?

Perchè eravamo Italiani. Gli Italiani in Italia, mai profeti in patria.

Una domanda che ti avranno fatto in tanti, da dove nasce il colpo di tosse di Disco Band?

Il colpo di tosse nasce dal fatto che quando siamo entrati in studio a registrare Disco Band, che non aveva il colpo di tosse, avevamo il famoso Emulator 1, uno dei primissimi campionatori fatto di cermento armato, che campionava un secondo. Io ho tossito, Fabio mi ha registrato per scherzo e mentre ascoltavamo il pezzo lui ha iniziato a mettere il campionamento a tempo.
E ho detto “aspetta un attimo, questa cosa qui la utilizziamo”, non c’era niente così. E’ nato come scherzo, così come “Mirage” che non aveva il ritornello in Italiano. Quando stavo cantando in studio ed è arrivato il momento del ritornello, mi sono detto, ora faccio uno scherzo a Fabio e canto la prima cosa che mi viene in mente. E’ uscito “stasera luna…” e mentre la cantavo Fabio si è girato e ha gradato “grande!”.

Il bello di allora era proprio la sperimentazione.

Si e anche il fatto di fare e alla ricerca di cose che non c’erano, il fatto di fare una canzone in Inglese con il ritornello in Italiano, il colpo di tosse, insomma era tuta ricerca.

Tu sei così tranquillo in questo momento, quando sali sul palco ti trasformi.

Sono bipolare. Noi abbiamo fatto in modo che la gente si diverta, se non ti diverti tu che lo fai, non riesci a trasmetterlo al pubblico.

Beh l’Italodisco era uguale a solarità.

Si esatto.

E oggi chi è Scoth?

Scotch è uno che sale sul palco e fa l’asino come ha sempre fatto e continuerà a farlo fino all’ultimo respiro (ride).

Intervista fatto durante la prima edizione di Italodisco Takesover.

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