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LE COVER ITALO DISCO – Seconda parte

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LE COVER ITALO DISCO
Seconda parte dedicata alle cover e remix con sound italo disco.

Se nella “prima puntata” abbiamo parlato di disco music, funky, canzone italiana, oggi invece inizieremo col vedere un lato più rock della dance italiana per terminare con grandi nomi ai quali siamo affezionati, come George Aaron e Savage.

I Doors nel 1967 pubblicano Light my Fire, singolo che negli anni diventerà uno dei pezzi simbolo della band statunitense. Nel 1984 The Noodles crea una nuova versione del brano molto più dance e sul lato b una dub version.
Vinile uscito solo in colorazione blu.

Nel 1984 i Van Halen pubblicano Jump e sul finire degli 80s la italo disco si stava trasformando in Euro Beat ed High Energy, la Asia Recors etichetta principalmente dedita all’Euro Beat pubblica nel 1988 il progetto Eskimo con una versione molto accelerata di Jump.

I Kiss e la loro “i was made for loving you” si trasforma nel 1986 su Etichetta BMS con il progetto the nasty boys.
Anche questo come il precedente BPM molto veloci in stile Euro Beat.

Continuiamo con brani più pop, con il brano Bette Davis Eyes di Kim Carnes del 1983 che viene riproposto con il nome China Town e la voce di Dora Carofiglio dei Novecento che ancora una volta da sfoggio della sua grande voce.

Savage, alias Roberto Zanetti, sul finire degli anni 80, ridà forma al brano dei Cutting Crew, I Just Died In Your Arms, con una versione molto accelerata.

C’è la mano di Savage anche nella cover del brano del 1985 Live is Life degli Opus, band orgoliosamente austriaca, che grazie a questo singolo ottiene primi posti in tutta europa e buoni piazzamenti anche in USa e Canada. Nel 1985 Zanetti produce il brano degli Stargo, versione sempre molto allegra, come l’originale, ma cantata da una voce femminile.

A mio parere la sua cover più bella è Star, rifacimento di Starman di Bowie, Robyx come si faceva chiamare appare nella parte vocale in un brano lento e romantico.

Un altra cover Italo dedicata a David Bowie del 1983 è Heroes dei Big Ben Tribe, gruppo formato da tre ragazzi da Trieste, Posani, Persi, Previsti, chiamati così in onore del Club Big Ben della città Friulana.

Terminiamo la carrellata con George Aaron, il più british tra i cantanti italo disco, un impronta vocale tra le più riconoscibili che ritroviamo pure in Twist in my Sobriety, cover di Tanita Tikaram, lento davvero molto particolare e coinvolgente.

 

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