Il film (del 1982) Vieni avanti cretino consiste in uno dei tanti successi cinematografici di Lino Banfi: il lungometraggio racconta le comiche gesta lavorative dello sfortunato Pasquale Baudaffi (interpretato dallo stesso Banfi).
Una delle scene più famose di tale pellicola è quella nella quale Baudaffi incontra don Peppino (impersonato da Leonardo “Dino” Cassio) a Roma nei pressi del Colosseo, venendo da tale sacerdote scambiato per il suo compaesano Pasquale Zagaria (citazione delle vere generalità di Banfi): dopo un iniziale momento di sorpresa che lo vede anche subire affettuosi ma dolorosi ceffoni da parte del religioso, Baudaffi sta al gioco fingendosi tale individuo e restituendone degli altrettanto affettuosi (in teoria) all’interlocutore, per poi insieme a egli canticchiare in pugliese e infine accomiatarsi.
La particolarità è che parti del dialogo e tutto il successivo canto sono sottotitolati con l’alfabeto arabo e che tali scritte in sovraimpressione (الجماهيرية العربية الليبية الشعبية الاشتراكية) corrispondono (tradotte nell’alfabeto latino) ai termini al-Jamāhīrīyah al-‘Arabīyah al-Lībīyah ash-Sha’bīyah al-Ishtirākīyah, significanti Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista, nome ufficiale della Libia dal 1977 al 1986, in una fase del regime (durato dal 1969 al 2011) di Muammar Gheddafi.