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Il mio nome è Bond, Jackson Bond

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Bond

Michael Jackson voleva essere James Bond! Ebbene sì.

Michael Ovitz, un talent scout americano, racconta i dettagli nel suo nuovo libro “Chi è Michael Ovitz?” (me lo chiedevo pure io), dove spiega che negli anni 80 Michael Jackson era determinato ad ottenere il ruolo di 007.

Il cantante ai tempi aveva contattato Ovitz per chiedergli di aiutarlo a realizzare il suo sogno, e i due si erano incontrati a Los Angeles. Il destino (e forse non solo) volle però che tra il 1987 e il 1989 il ruolo fosse assegnato sempre all’attore Timothy Dalton.

Se fosse stato scelto il cantante di Thriller avrebbe certamente modificato forse in meglio o forse in peggio il franchise dell’agente segreto più famoso al mondo.

Perché Michael non fu scelto?

Nonostante la popolarità e la indiscussa presenza scenica come ballerino – persino in completo da gala come in Smooth Criminal – Jacko partiva però con numerosi handicap. Prima di tutto i James Bond devono avere nazionalità britannica: infatti non solo Michael, ma nessun attore americano ha mai interpretato il ruolo. Unica eccezione è stata fatta per l’australiano George Lazenby, che ha vestito i panni di Bond nel film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà nel lontano 1969.

Ovitz ha dovuto poi spiegare a Jackson che non era adatto al ruolo a causa del suo fisico troppo esile per essere credibile come agente segreto nelle inevitabili scene di lotta.

Scottato dal rifiuto, Jackson tentò anche la strada di Star Wars, contattando direttamente George Lucas e pregandolo di dargli la parte di Jar Jar Binks in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, anche stavolta però senza successo.

La carriera da attore di Jacko, così, conterà solo un’apparizione in The Wiz, nel quale impersona lo Spaventapasseri, il ruolo da protagonista nel dimenticabile Captain EO (progetto legato ai parchi Disneyland) e a un cameo in Men in Black II. Forse avrebbe avuto un futuro dopo i 50 anni, abbandonando l’impegno di ballare; ma purtroppo non lo sapremo mai.

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