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Il “primo” Atletico Catania (1986-1988)

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Atletico Catania
La seconda metà degli anni Ottanta vide la nascita e la scomparsa della compagine calcistica dell’Atletico Catania, sodalizio che in seguito sarebbe riuscito addirittura a sfiorare la Serie B e consistere per un certo lasso di tempo nella prima squadra della città etnea, in quanto partecipante a categorie superiori di quelle del ben più titolato e rinomato Catania.

La storia atletista ha inizio nell’estate del 1986, quando il Cavalier Salvatore Tabita (imprenditore catanese) trasferisce lo Sporting Mascalucia (del quale è proprietario) a Catania, ridenominandolo Società Sportiva Atletico Catania (ma semplicemente noto come Atletico Catania) e cambiando i colori sociali dal bianco e azzurro al verde e fucsia.

L’annata 1986-’87 vede tale nuova compagine partecipare al girone M del campionato Interregionale (divisione di competenza del “defunto” Sporting Mascalucia), esordendo il 20 settembre 1986 allo stadio “Cibali” (l’attuale “Angelo Massimino”) piegando per 1-0 l’Akragas.

La stagione si conclude con il raggiungimento del primo posto in classifica, che comporta la promozione nella professionistica Serie C-2: gli etnei prevalgono maturando quarantadue punti in trenta giornate (quindici vittorie, dodici pareggi e tre sconfitte, con trentaquattro reti segnate a fronte delle diciannove subite), a +4 sulla seconda classificata Nuova Igea di Barcellona Pozzo di Gotto.

Figurina dell'album Calcio Flash 1987-'88
Figurina dell’album Calcio Flash 1987-’88

Tecnico della storica promozione è Mario Zurlini, subentrato ad Alvaro Biagini.

Positivo anche il successivo campionato di Serie C-2 1987-’88: i verdefucsia (inizialmente guidati dal confermato Zurlini, poi sostituito da Aquilino “Lino” De Petrillo) conseguono un eccellente nono posto (ex aequo con la Cavese) nel girone D, a quota trentatré punti (frutto di dieci affermazioni, tredici “X” e undici K.O., con trentuno goal fatti e trentasette subiti), cinque lunghezze sopra la “zona retrocessione” e con Renato Lomasto quale loro miglior realizzatore con dieci reti segnate.

Lo scarso seguito da parte del pubblico porta, però, la dirigenza a trasferire la società nella non lontana Lentini (in provincia di Siracusa), effettuando la fusione con la Leonzio nella Società Sportiva Atletico Leonzio (meglio nota come Atletico Leonzio), adottando quali colori sociali il bianco e il nero del club lentinese.

L’avventura del “primo” Atletico Catania ha, dunque, fine nell’estate del 1988.

Il club atletista “risorge” nel 1994, tornando nel capoluogo etneo (dapprima vestendo divise rossoblù e avendo quale simbolo l’elefantino, quindi giallogrigie e adottando quale simbolo il cirneco dell’Etna), militando fino al 1999 in divisioni superiori a quelle del Catania e sfiorando in due occasioni l’approdo in Serie B, per poi lasciare il professionismo al termine dell’annata 2000-2001 e successivamente conoscere alti e bassi, senza riuscire ad andare oltre il campionato di Eccellenza: questa, però, è un’altra storia.

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