“Ai miei tempi…” fermi tutti! Non è mio nonno che parla ma sono io. O meglio è la mia generazione, che sta iniziando a reclamare più spazio nei racconti familiari e a voler affermare il proprio punto di vista.
Infatti si dà il caso che noi ex-giovinastri avevamo tanti problemi e anche tanti difetti, ma per fortuna una cosa era impensabile annoverare tra i problemi: quella di avere un lavoro. Eh si perché se prima essere disoccupato era quasi inimmaginabile, oggi ci troviamo in un momento in cui ai primi posti tra i problemi quotidiani c’è quello di trovare un lavoro.
E pensare che “ai miei tempi” si potevano fare i lavori più disparati con la possibilità, anche abbastanza comune, di trovarsi fianco a fianco con delle leggende dello spettacolo.
In particolare c’era un settore su tutti che negli anni 80 andava a mille e che ha permesso a tanti ragazzi di poter mettere da parte qualcosina: sto parlando di quello della musica e, in particolare, delle discoteche.
Lì ci trovavi di tutto: bigliettai, parcheggiatori, camerieri, Luca Zaia e Albertino, ballerine… eh… cosa?!? Luca Zaia e Albertino? Si sì è giusto che siano vicini i due nomi.
Perché? Beh semplice: il secondo neanche da dire, Albertino = musica da discoteca! E invece cari miei Luca Zaia è l’outsider, colui che non ti aspetti perché se il Dj Albertino suonava, chi portava i giovani da lui era l’attuale governatore della Regione Veneto, il quale, per arrotondare, faceva il PR.
Oggi una cosa così è insognabile (non credo che esista come parola, ma rende bene il concetto): il massimo a cui si può aspirare è fare il portantino del trono di Uomini e Donne di fianco alla Tina Cipollari.