Tra le varie competizioni calcistiche “una tantum”, una è tale per fattori politici: la Supercoppa della Germania Est, andata in scena nel solo 1989 e poi abolita per via della scomparsa dello Stato di riferimento.
Il confronto, calendarizzato per il 5 agosto 1989, mette di fronte la Dynamo Dresda fresca campione della DDR alla Dynamo Berlino Est (a quel tempo la città è ancora divisa dal Muro) vincitrice della Coppa della Germania Est (ufficialmente denominata Freier Deutscher Gewerkschaftsbund Pokal, cioè Coppa della Federazione della Libera Unione Sindacale Tedesca): luogo della sfida è lo stadio der Freundschaft (“dell’Amicizia”) di Cottbus.
Le due compagini arrivano alla partita con opposti stati d’animo: i gialloneri di Dresda sulle ali dell’entusiasmo per essere riusciti a spezzare il dominio della stessa Dynamo Berlino Est (vincitrice del campionato per dieci volte di fila, dal 1978-’79 al 1987-’88), i capitolini consci del fatto che il loro predominio sia ormai giunto al tramonto, nonostante il successo in Coppa (il secondo consecutivo dopo quello del 1987-’88 -stagione della “doppietta” scudetto e Coppa- e il terzo in assoluto -l’altro risale al 1959-).
La partita vede i berlinesi imporsi per 4-1, grazie alle reti di Bernd Schulz al 29’, Thomas Doll al 60’, ancora Doll al 74’ e Rainer Ernst all’84’, con la Dynamo Dresda a segno solamente all’88’ grazie a un giovane destinato a un’eccellente carriera: Matthias Sammer.
In quella giornata di inizio agosto pochi possono immaginare che tale partita è destinata a restare l’unica della Supercoppa della Germania Est, in quanto quasi nessuno immagina che la stessa Germania Est sparirà a breve dalle carte geografiche, per via del crollo del Muro di Berlino (9 novembre 1989) e della successiva riunificazione tedesca, ufficialmente avvenuta il 3 ottobre 1990 con l’inglobamento dei territori della Germania Orientale (nota anche come DDR, acronimo di Deutsche Demokratische Republik, vale a dire Repubblica Democratica Tedesca) nella Germania Ovest (ufficialmente denominata Bundesrepublik Deutschland, significante Repubblica Federale di Germania).
La fine della Germania Est consente il passaggio a ovest dei migliori calciatori tedesco-orientali: Sammer giocherà con Stoccarda, Inter (1992-’93, senza entusiasmare) e Borussia Dortmund, conquistando il Pallone d’oro nel 1996; Thomas Doll vestirà le casacche di Amburgo, Lazio (dal 1991 al 1994), Eintracht Francoforte sul Meno e Bari (dal 1996 al 1998); Andreas Thom sarà un bomber con Bayer Leverkusen e Celtic Glasgow, prima di chiudere la carriera con l’Hertha Berlino (nel frattempo la città sarà stata riunificata); Ulf Kirsten diventerà cannoniere e “bandiera” del Bayer Leverkusen, militandoci dal 1990 a fine carriera (2003).
La scomparsa della DDR comporta la conseguente e ovvia fine della relativa Nazionale: Sammer, Doll, Thom e Kirsten faranno parte della Germania unita, con Sammer che conquisterà da protagonista il Campionato Europeo nel 1996.
Cottbus, Stadion der Freundschaft (Stadio dell’Amicizia), sabato 5 agosto 1989 DYNAMO BERLINO EST-DYNAMO DRESDA 4-1 (1-0)
RETI: Schulz (DB) al 29’, Doll (DB) al 60’, Doll (DB) al 74’, Ernst (DB) all’84’, Sammer (DD) all’88’.
DYNAMO BERLINO EST: Rudwaleit; Reich, Ksienzyk; Herzog, Schulz, Köller; Fügner (dal 77’ Lenz), Ernst, Bonan (dal 77’ Buder), Doll, Thom. Allenatore: Helmut Jäschke.
DYNAMO DRESDA: Teuber; Lieberam, Schößler; Trautmann (dal 46’ Hauptmann), Kirchner, Döschner; Stübner, Pilz, Sammer, Kirsten, Gütschow (dal 56’ Jähnig). Allenatore: Eduard Geyer.
ARBITRO: Klaus-Dieter Stenzel di Forst (Lausitz).