Blockbuster è fallita da anni, ma non tutti i suoi punti vendita hanno chiuso. A dire il vero, ne rimane soltanto uno e si trova negli Stati Uniti.
A dire il vero ne (r)esistono altri due in Alaska, i quali però verranno chiusi a breve a sancire la fine di un’era, quella del noleggio: ma se pensate che Netflix è nata facendo un mestiere simile (spedire VHS on demand), più che un problema tecnologico, è stata colpa della miopia dei suoi amministratori.
Nato nel lontano 1985, il primo negozio Blockbuster viene aperto a Dallas; nei dieci anni successivi solo negli States vengono inaugurati ben 4.800 store. Negli anni successivi la catena sbarca in 25 Paesi in tutto il mondo; in Italia arriva però piuttosto tardi, solo nel 1994 attraverso una iniziale joint-venture con il gruppo Standa-Fininvest.
Pensate che a metà degli anni 2000, la catena Blockbuster conta di ben 9.000 negozi in tutto il mondo: un vero colosso, il cui fato è comunque segnato dall’avanzata di internet e degli enormi cambiamenti economici e comportamentali che questo sta iniziando ad introdurre.
L’ultimo baluardo della catena di video a noleggio sopravvive dunque a Bend, cittadina famosa per le sue ampie opzioni ricreative. Quartz Sandi Harding, direttrice generale del negozio, racconta che quando ha iniziato a lavorare da Blockbuster nel 2004 c’erano altri quattro negozi di video a Bend: tanti, per una cittadina di appena 50.000 abitanti.
“Era un numero enorme per una comunità così piccola,” ha detto Harding. “Bend è sempre stata una città da film”.
Rispetto ad allora, Bend ora ha il triplo della popolazione, ben tre sale cinematografiche e ospita ogni anno un festival di cinema indipendente. Secondo la direttrice del Blockbuster di Bend, grazie a questo “traino” in molti decideranno di andare a far visita al negozio per non perdere l’opportunità di entrare in un Blockbuster per l’ultima volta.
La direttrice ha aggiunto che non prevede che il negozio chiuderà a breve, perché gli affari vanno decisamente bene: basi pensare che ogni martedì viene aggiorna il catalogo del negozio comprando nuovi titoli dai supermercati della città.
Fallita nel 2010 a causa del calo dei videonoleggi a seguito della nascita delle piattaforme di streaming, video on demand e canali satellitari, Blockbuster ha continuato a sopravvivere con alcuni negozi acquistati dalla Dish Network, il cui business principale (ironia della sorte) consiste in una TV satellitare.
Che ne dite, prendiamo un aereo per andare a noleggiarci un bel film in VHS?