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Deejay Television

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Deejay Television
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Dopo l’uscita dalla scuola e un pranzo veloce, l’unico mio pensiero negli anni 80 era schiacciare il tasto 6 della tv e guardarmi Deejay Television.

DeeJay Television è stato un programma televisivo dedicato ai videoclip musicali, andato in onda dal 4 giugno 1983 al 7 settembre 1990 prima su Canale 5 e poi su Italia 1, frutto di quel geniaccio di Claudio Cecchetto.

Dopo l’avvio su Canale 5, l’11 febbraio 1984 DeeJay Television si spostò sulla rete “giovane” Italia 1, dove divenne un appuntamento fisso del weekend: andava in onda il sabato alle 24 e veniva replicata la domenica alle 14.

Dal 15 ottobre dello stesso anno il programma si trasformò in quotidiano: ogni pomeriggio a partire dalle 14:00 per circa mezz’ora vi si potevano vedere i video musicali che venivano poi condensati nell’edizione lunga della notte tra sabato e domenica.

Ma come nacque DeeJay TV?

Dopo un viaggio a New York, Claudio Cecchetto decise di fare un programma composto tutto di videoclip, ispirato senza dubbi da quello che stava accadendo in America dopo la nascita di MTV.

Nel suo libro “In diretta“, Cecchetto racconta che si presentò ad Arcore con in mano una copia di “Billboard”, la rivista americana che da poco pubblicava le classifiche anche dei video musicali.

Popcorn è sorpassato!disse a Berlusconi. “Far esibire gli ospiti sempre di fronte alla stessa scenografia non racconta nulla degli artisti, del loro percorso, del loro messaggio. Un videoclip, invece, esprime al meglio il mondo che gira intorno a una canzone e al suo interprete.”

La produzione fu felice di questa proposta: una puntata di Popcorn constava 50 milioni di lire mentre un programma composto da videoclip sarebbe stato gratuito, visto che le case discografiche si occupavano loro di produrre i contenuti per promuovere le canzoni dei propri artisti.

La prima sigla di DeeJay fu “Girls on film” dei Duran Duran, un video decisamente hot; ma vista la messa in onda in tarda serata (orario dove su molte altri reti erano in onda programmi a luci rosse) non fu un gran problema all’epoca.

La sigla seguente fu Audio Video dei Fitzma la mia preferita fu senza dubbio “Diamond” dei Via Verdi utilizzata durante la stagione 1985 e 1986 del programma.

Lo slogan di Radio Deejay, “In poche parole, tanta musica” valeva anche per Deejay Television: e ai giovani dell’epoca (me compreso) la cosa piaceva.

Ma ancora non bastava: per portare al successo la formula, bisognava dare un valore aggiunto al programma.

Il primo passo fu quello di usare la videografica: basta a quelle tristi scritte bianche alle quali eravamo abituati. Cecchetto iniziò a utilizzare un computer per generare lettere colorate, con diversi tipi di carattere ed effetti zoom. In pochi mesi questa diventò la caratteristica grafica di Deejay Television: la rivoluzione, anche in Italia, era iniziata.

DeeJay Television aggiunse successivamente degli spigliati conduttori tra i quali lo stesso Claudio Cecchetto e Linus, ma soprattutto una valanga di talenti all’esordio: Sandy Marton, Tracy Spencer, Kay Rush, Jovanotti, Fiorello, Linus, Albertino, Amadeus, Gerry Scotti e Leonardo Pieraccioni.

Le prime edizioni del programma avevano anche una sezione dedicata alla classifica dei migliori video, presentata dal deejay Albertino.

Incredibili poi erano gli Special di Deejay Television, composti da un’intervista a grandi artisti girata negli studi di Radio Deejay alternata a spezzoni di videoclip.

Negli studi apparvero nomi pazzeschi come Terence Trent D’Arby, Guns N’ Roses, Kim Wilde, Nick Kamen, Samantha Fox, Eight Wonder, Wendy and Lisa, Sheila B, Afrika Bambaataa, Run DMC e Public Enemy, Debbie Gibson, Bon Jovi, Mandy Smith, Bryan Ferry, Boy George, George Michael, Duran Duran, Spandau Ballet, giusto per citare quelli che mi ricordo.

E accanto ai presentatori in carne e ossa, fece una fugace comparsa nel programma persino Max Headroom, personaggio digitale che poi si scoprì tale non era.

Durante l’estate venivano trasmesse edizioni speciali chiamate Deejay Beach, dall’Aquafan di Riccione e da Ibiza: due località entrate stabilmente nell’immaginario giovanile grazie al traino di quella trasmissione in quegli anni.

Dopo i primi anni di successo incondizionato, nel 1988 la formula cominciò a scricchiolare. Deejay Television provò a rinnovarsi diventando prima un breve quiz musicale presentato da Amadeus, poi, nell’ultima edizione, una specie di notiziario musicale presentato nuovamente da Linus, con uno spazio dedicato ai videoclip decisamente più limitato.

https://www.youtube.com/watch?v=_ELe94U_NTs

È proprio nell’ultima edizione ad apparire in video Leonardo Pieraccioni, prima in studio da Milano e poi a Ibiza con Fiorello e Amadeus.

La trasmissione chiuse i battenti il 7 settembre 1990 a causa di problemi legati al riordino del sistema radiotelevisivo italiano, inerenti al numero di ore settimanali dedicate alla trasmissione di brani musicali da parte di un singolo canale televisivo, questione riordinata nel 1991 con la Legge Mammì.

Ma tutto sommato Deejay aveva fatto il suo tempo, e poi la Decade Dorata era ormai conclusa. Il programma era stato spremuto all’osso in varie versioni, da quelle del weekend a quella chiamata Domenica Deejay e a quelle già citate estive, insomma di più con questo format non si poteva veramente fare.

Poco il materiale video che si trova in rete, giusto qualcosina su youtube mentre è inesistente sulle piattaforme Mediaset: un vero peccato visto l’incredibile successo della creatura targata Claudio Cecchetto.

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